A Bitonto sanitari a domicilio per i malati Covid

Partite le USCA, Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Abbaticchio: «Siamo tra i primi in Puglia»

mercoledì 13 maggio 2020 15.49
Nonostante il ritardo di alcune settimane, sono partite in alcuni comuni della Puglia, fra i quali Bitonto, le USCA, le unità speciali di continuità assistenziale della ASL con cui sarà possibile portare assistenza sanitaria ai malati di Covid a domicilio. La conferma è arrivata questa mattina dal direttore del Distretto Socio Sanitario 3, l'ex ospedale, Rosella Squicciarini, che ha contattato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, per metterlo al corrente della situazione.

«Le USCA – ha detto Abbaticchio - sono squadre di medici e operatori sanitari che da oggi entrano in azione sul nostro territorio per l'assistenza a domicilio dei malati di Covid che non hanno bisogno di ricovero ospedaliero. Siamo tra i primi in Puglia».
«Sono 72 professionisti – spiegano dalla ASL - che, in stretta collaborazione con i medici di base, i pediatri di libera scelta e i medici di continuità assistenziale e coordinati dalla direzione dei Distretti, si occuperanno di monitorare e quindi sorvegliare i pazienti Covid e garantire loro una assistenza costante».
«Abbiamo attivato 9 Usca per gestire questa fase dell'emergenza – ha commentato il dg della ASL di Bari, Antonio Sanguedolce – le unità speciali sono state distribuite sulla base di macro aree, in relazione anche ai pazienti sottoposti a sorveglianza epidemiologica».

Sul distretto socio sanitario di Bitonto-Palo del Colle ci sono quindi i primi 10 medici a disposizione, ma una seconda unità di sanitari si unirà alla prima a partire dal 18 maggio.
A muovere l'Usca sarà il medico di Medicina generale, o il pediatra. Le Unità saranno operative fino a 12 ore al giorno. I medici sono stati formati da docenti esperti del Servizio di Prevenzione e di Infettivologia. Hanno seguito corsi sulle modalità di infezione da Covid 19, sui mezzi di prevenzione e le modalità di protezione. Vista la delicatezza del ruolo, hanno inoltre una formazione specifica sull'uso dei Dispositivi di protezione individuale (Dpi) e la corretta sanificazione delle attrezzature mediche.
«I medici Usca – spiegano ancora dalla ASL - in stretto collegamento con i medici di base, avranno il compito di identificare i pazienti COVID sulla base della sintomatologia riferita dal paziente/familiare con un triage telefonico».

Il medico dell'Usca, in base al quadro clinico evidenziato, potrà disporre la permanenza al domicilio o un ricovero, in caso di necessità di un ulteriore approfondimento diagnostico o di condizioni cliniche critiche. Al termine dei trattamenti dovrà segnalare al Servizio di Igiene la scomparsa dei sintomi nei pazienti in gestione, in modo da poter effettuare il tampone di guarigione clinica, dopo 14 giorni.
Il medico Usca fornirà assistenza a tutti quei pazienti sintomatici e non, positivi o negativizzati e ancora fragili o cronici, che non necessitano del ricovero nei centri Covid. Ma che andranno comunque monitorati e assistiti per evitare nuovi contagi.
Il personale è stato dotato di strumenti diagnostici, telefoni cellulari, e di uno zaino contenente saturimetro, termometro, misuratore di pressione, farmaci di urgenza e altri presidi necessari per garantire l'intervento. In caso di necessità potranno prescrivere terapie.