Zone Economiche Speciali: a Bitonto agevolazioni e sgravi su 71 ettari di territorio

Abbaticchio: «Passo epocale: finalmente la zona PIP sarà traino per economia e occupazione»

sabato 4 agosto 2018 9.10
C'è grande ottimismo fra le aziende del Piano Insediamento Produttivo, la zona artigianale di Bitonto dopo la il completamento della perimetrazione definitiva delle Zone Economiche Speciali che offrirà alle imprese incluse nei territori coinvolti milioni di euro per riqualificare le aree produttive, sotto forma di sgravi fiscali e semplificazioni burocratiche. Alla città dell'ulivo infatti sono stati assegnati ben 71 ettari di territorio, in gran parte concentrati proprio nella zona artigianale, all'interno dei quali le aziende potranno usufruire dei benefici previsti.

Qui l'Autorità governativa da un lato, applicherà una legislazione economica differente rispetto a quella applicata nel resto del Paese e dall'altro, offrirà incentivi a beneficio delle aziende attraverso strumenti di agevolazioni fiscali/finanziarie e semplificazioni amministrative.

Grande soddisfazione da parte del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che ha parlato, senza mezzi termini, di «svolta epocale: finalmente, dopo decenni di tribolazioni, avremo una vera Zona Piano per Insediamenti Produttivi su cui investire per il rilancio in termini produttivi ed occupazionali, per la sua significativa specializzazione settoriale, per la forte propensione allo sviluppo e, non in ultimo, per la sua vicinanza strategica ai più importanti snodi infrastrutturali regionali (porto e aeroporto di Bari). A pesare sulla decisione regionale anche lo studio da noi realizzato per il riconoscimento delle APPEA (le aree produttive paesaggisticamente ed ecologicamente attrezzate in Puglia): il fatto che il primo Centro Universitario di carattere tecnologico-industriale del Sud Italia sia stato recentemente inaugurato nel nostro territorio ha costituito una evoluzione qualitativamente incisiva in termini di sostenibilità ambientale e tecnologia per la nostra area ed ha, di fatto, qualificato Bitonto come uno scenario di crescita intelligente, sostenibile, inclusiva».

Dal punto di vista economico, in effetti, i risvolti potrebbero essere determinanti per le aziende coinvolte, cui verrà concesso un credito d'imposta di diverse decine di milioni di euro da dividere su tutte le imprese interessate, che potranno puntare adesso in maniera concreta ad attrarre anche capitali esteri, proprio fra gli obiettivi principali del dispositivo.

«I settori maggiormente incisivi dell'area del 'polo di Bari', quella in cui ricade Bitonto, sono molteplici – ha aggiunto Abbattichio - oltre ad agroalimentare e artigianale, per esempio vengono citati proprio quello delle tecnologie dell'informazione, della meccanica e logistica, quello farmaceutico ed elettromedicale. Nell'ultimissimo periodo, in pratica, il nostro territorio è passato da zona artigianale 'precaria' a distretto tecnologico universitario d'eccellenza e, ora, ad area economica speciale d'Italia, con tutto quello che quest'ultimo passaggio comporterà in termini di benefici e agevolazioni per le imprese che investono su di esso e di ricadute positive in termini di economia ed occupazione»

Questo provvedimento, approvato dalla giunta regionale lo scorso 2 agosto, «vale più del titolo di Capitale Italiana della Cultura – ha commentato il primo cittadino - sotto il profilo economico e della ricaduta occupazionale. Come Città metropolitana di Bari ci sono esclusi eccellenti e chiederemo al Governo di tenerne conto, ma la soddisfazione per il risultato ottenuto per Bitonto è grande».