Ricci su tragedia a Gaza: «Il buio per i 50mila morti»
Martedì buio per 5 minuti, ieri sera il suono delle campane al calar del sole
giovedì 8 maggio 2025
Martedì sera 5 minuti di buio, ieri il suono delle campane. Due gesti che parlano più di mille parole. Nel buio abbiamo pensato ai 50.000 morti di Gaza, ai 25.000 bambini strappati alla vita, alla devastazione che continua sotto i nostri occhi. Abbiamo pensato a un mondo che soffre, dove anche stamattina, al confine tra India e Pakistan, un nuovo attacco ha riacceso la paura».
Così Francesco Paolo Ricci, sindaco di Bitonto, ha ribadito l'impegno della civica amministrazione da lui guidata per le vittime palestinesi.
«Occorre fare rumore. Occorre che il dolore trovi voce - ha spiegato il primo cittadino -. Monsignor Francesco Savino, nostro concittadino e vicepresidente della CEI, ha lanciato un appello a tutte le chiese d'Italia: far suonare le campane ogni sera, alle ore 20, come richiamo alla pace, come memoria viva delle vittime innocenti. Accolgo con convinzione questo invito - ha confermato Ricci - e auspico che anche le chiese di Bitonto, cuore della nostra comunità, si uniscano a questo gesto corale. Un suono che spezzi il silenzio dell'indifferenza. Un suono che ricordi a tutti noi che l'umanità viene prima di ogni confine», è stata la sua chiosa.
Così Francesco Paolo Ricci, sindaco di Bitonto, ha ribadito l'impegno della civica amministrazione da lui guidata per le vittime palestinesi.
«Occorre fare rumore. Occorre che il dolore trovi voce - ha spiegato il primo cittadino -. Monsignor Francesco Savino, nostro concittadino e vicepresidente della CEI, ha lanciato un appello a tutte le chiese d'Italia: far suonare le campane ogni sera, alle ore 20, come richiamo alla pace, come memoria viva delle vittime innocenti. Accolgo con convinzione questo invito - ha confermato Ricci - e auspico che anche le chiese di Bitonto, cuore della nostra comunità, si uniscano a questo gesto corale. Un suono che spezzi il silenzio dell'indifferenza. Un suono che ricordi a tutti noi che l'umanità viene prima di ogni confine», è stata la sua chiosa.