Ricci ricorda i martiri di via D'Amelio

A 30 anni dalla strage in cui morirono Paolo Borsellino e la sua scorta

mercoledì 20 luglio 2022
«La lotta per la legalità contro ogni forma, anche subdola, di mafia e corruzione deve permeare il nostro agire quotidiano tra la gente e per la gente, onorando così concretamente la memoria dell'estremo sacrificio di quanti hanno pagato con la vita il proprio impegno per difendere lo Stato e i suoi valori combattendo la criminalità».

Così il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, in occasione del trentesimo anniversario della strage di via D'Amelio a Palermo, nella quale per mano della mafia furono assassinati il giudice Paolo Borsellino e cinque poliziotti della sua scorta.

«A distanza di tanti anni – afferma Ricci – il ricordo di quel drammatico 19 luglio 1992, indelebile nella mente di tutti gli italiani, ravviva in noi la convinzione della necessità di un impegno costante per affermare nella nostra comunità la supremazia di valori quali la libertà, la legalità e la trasparenza. Un impegno che esattamente quindici anni fa ha ispirato la scelta del Comune di Bitonto, da me sollecitata nelle vesti di assessore alle politiche sociali e giovanili nella Giunta Pice, di aderire ad Avviso Pubblico, realtà associativa divenuta nel tempo prezioso punto di riferimento nella lotta alle mafie e alla corruzione per tutti gli amministratori pubblici».