Record Cortili Aperti: a Bitonto in 40mila a caccia delle bellezze della città

Abbaticchio: «Dati incredibili: arte e cultura incontrano fede e tradizione. Merito di tutti»

lunedì 28 maggio 2018 12.12
Bitonto si conferma capitale italiana delle Dimore Storiche per l'edizione 2018 delle Giornate Nazionale A.D.S.I. grazie ai 61 siti aperti dalla sezione pugliese dell'Associazione Dimore Storiche Italiane, ma anche e soprattutto per gli oltre 40mila visitatori che hanno preso d'assalto le bellezze storiche, artistiche e architettoniche della città.
Un dato che va «ben oltre ogni più rosea aspettativa», come commentano gli organizzatori dell'evento, già soddisfatti per l'edizione dello scorso anno e che ora possono parlare di una «edizione 2018 da record».

«È un risultato che ripaga i grandi sacrifici che abbiamo fatto per allestire un programma che ha ottenuto riconoscimenti ancor prima di questo week-end – ha detto il consigliere dell'Adsi Puglia, Antonio Marchio de Marinis - i vertici nazionali dell'associazione hanno infatti molto apprezzato il nostro lavoro, tanto da aver concentrato su Bitonto l'attenzione dei media nazionali, che hanno dato alla città e alla manifestazione una grande visibilità. Complessivamente quest'anno abbiamo riscontrato un interesse mediatico mai registrato in passato e questo naturalmente ha permesso a molte persone a livello nazionale di scoprire per la prima volta la manifestazione e la nostra città». «Un ringraziamento speciale - aggiunge Piero Consiglio, vice presidente regionale dell'Adsi - va rivolto ai proprietari degli immobili, sia per averci aperto le loro splendide dimore che per il duro compito che portano avanti per la conservazione di questi edifici storici».

Grande soddisfazione anche per il sindaco, Michele Abbaticchio: «Cortili Aperti è una iniziativa consolidata, eppure ogni anno il risultato della manifestazione registra un interesse sempre maggiore e cifre impressionanti. Un esempio? Dei 400 siti visitabili in tutta Italia, Bitonto ha partecipato alla Giornata nazionale Adsi con 61 aperture straordinarie e 800 guide d'eccezione: gli instancabili studenti delle scuole del territorio. Sono dati incredibili per i quali vanno ringraziati tutti coloro che si sono impegnati duramente per questo risultato». «La concomitanza con la nostra sentita festa patronale dedicata alla Madonna – ha aggiunto Abbaticchio - ha reso, poi, tutto ancora più magico e suggestivo. In questi due giorni, in scena a Bitonto io ho visto la cultura e l'arte che hanno incontrato la fede e la tradizione di un popolo. Ho visto una città intera che si è mobilitata per dare lustro alla propria Storia ed è questo il dato più rilevante in assoluto. Abbiamo un patrimonio ricchissimo». «All'indomani della chiusura della sesta edizione, non posso che esprimere entusiasmo per una iniziativa che è stata finanziata dal Comune di Bitonto e che rientra in una serie di politiche turistico-culturali miranti a far acquisire alla nostra città il ruolo di protagonista che merita sulla scena nazionale - prosegue l'assessore al marketing territoriale, Rocco Mangini - a giudicare dai risultati in termini di partecipazione e dalla vetrina mediatica ottenuta, devo dire che ci sembra proprio di essere sulla strada giusta».

Tra i meriti di Cortili Aperti, quest'anno, anche quello di aver fatto scoprire per la prima volta a molti la leggenda degli innamorati Pietà e Termite, legata al balcone di Palazzo Bove Planelli Termite, la cappella di San Salvatore, annessa al palazzo Ancarano, finalmente accessibile dopo un lungo restauro, e il chiostro medievale di San Francesco d'Assisi. «Un ringraziamento doveroso - conclude Antonio Marchio de Marinis, motore dell'organizzazione - va agli oltre 800 studenti che hanno svolgo il ruolo di guide, ai loro docenti e ai dirigenti scolastici degli istituti bitontini, ai quasi 200 volontari delle associazioni di protezione civile e primo soccorso, alla polizia municipale e alle forze dell'ordine, che hanno consentito ai tanti visitatori di poter girare nel nostro centro storico in piena sicurezza».