Petardi nel defibrillatore pubblico in piazza Cavour

Attaccati anche i quadri dell’Enel in alcuni quartieri di Bitonto e Palombaio rimasti al buio. Si cercano i responsabili

giovedì 27 dicembre 2018 10.16
Bidoni dell'immondizia, autovetture, i "sempreverdi" citofoni, ma anche i quadri elettrici che alimentano interi quartieri e adesso anche i defibrillatori pubblici, determinanti per salvare la vita a chi viene colpito da arresto circolatorio. Non hanno risparmiato davvero nulla a Bitonto gli imbecilli del petardo natalizio che, anche quest'anno, sono stati responsabili di danni a beni pubblici e privati per migliaia di euro.

I danneggiamenti più gravi sono quelli agli armadi Enel che hanno lasciato al buio interi quartieri sia a Bitonto, in via Ammiraglio Vacca che a Palombaio: i vandali hanno costretto gli operatori a intervenire celermente, nonostante le difficoltà dei giorni festivi.
L'attacco più vile e scellerato, però, è stato quello sferrato al defibrillatore pubblico in piazza Cavour, donato dall'associazione Amici del Cuore a tutta la comunità che diventa di fondamentale importanza nel caso di arresto cardiocircolatorio di un passante o di un residente della zona. Anche in questo caso lo strumento è stato ripristinato nel giro di poche ore, grazie all'intervento dell'amministrazione comunale.

«La Polizia municipale – ha scritto il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - ha verificato il ripristino del defibrillatore, dopo che tre imbecilli con un giubbotto nero hanno "diffuso" petardi facendo scattare l'allarme. I vandali sarebbero stati ripresi dalle telecamere e i vigili sono sulle loro tracce».
«C'è chi lavora per noi a qualsiasi ora – ha concluso il primo cittadino - e c'è chi vuol trovare un senso alla propria esistenza, distruggendo a qualsiasi ora».

L'ordinanza sindacale che vieta l'uso di petardi in tutto il periodo natalizio non sembra, dunque, aver fermato gli imbecilli del petardo per quello che, in realtà, è stato solo un "aperitivo" di quanto ci si aspetta nelle ore a cavallo della mezzanotte tra il 31 dicembre 2018 e il 1° gennaio 2019, quando l'idiozia dei botti sarà sdoganata dalla frenesia compulsiva di "sparare qualcosa" a Capodanno.