Morta una 73enne di Bitonto affetta da Coronavirus

In città ci sono 25 contagiati. Abbaticchio: «Siate responsabili: dipende da ognuno di noi»

mercoledì 16 settembre 2020 07.00
È una 73enne di Bitonto la prima vittima durante questa seconda ondata di contagi da Coronavirus che sta mettendo in allarme le comunità di tutta la regione, tra le più colpite del Paese. Si tratta di una donna affetta da alcuni problemi respiratori, in dialisi e per questo ricoverata già da tempo presso una struttura ospedaliera, dove si suppone sia stata presumibilmente contagiata. In questo, come in molti altri casi, sarà compito del personale sanitario definire quanto abbia inciso sul decesso, rispetto alle altre patologie preesistenti, l'infezione polmonare da Covid-19.

Al di là del dato statistico, la città piange in ogni caso la scomparsa di una sua figlia, amata e stimata da tutti, che lascia un vuoto incolmabile nei cuori dei suoi familiari e dei conoscenti.

Nel frattempo in città la presa del virus non molla, anzi, rilancia: i contagi, come confermato dai dati aggiornati dalla Prefettura, sono saliti a 25 e tutto lascia presupporre che il numero sia destinato a salire. Per questo il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, ha chiesto alla cittadinanza una maggiore attenzione nel rispetto delle norme anticontagio disposte dal Ministero e dalla ordinanze comunali. «A partire dall'uso costante della mascherina – ha rincarato il primo cittadino – come ho già detto uscire senza mascherina deve farvi sentire nudi. È il primo e più efficace metodo di contenimento dei contagi e non è possibile continuare a vedere in giro gente che ne fa a meno e mette a repentaglio la sua e l'altrui incolumità».

Il sindaco ha voluto ringraziare gli operatori della struttura comunale impegnati nella lotta alla diffusione dei contagi, a partire dagli «agenti della Polizia Municipale, che come sapete sono stati colpiti direttamente e per i quali abbiamo disposto l'acquisto, con fondi comunali. dei tamponi necessari a verificare la situazione di ognuno di loro e dei parenti più prossimi, perchè non è possibile aspettare i tempi della Sistema Sanitario Nazionale».

«Anche se pare confortante – ha aggiunto il sindaco - il dato che dei 25 contagiati 15 si trovino in unità abitative diverse, lasciando presupporre che il virus sia stato trasmesso solo ai parenti più prossimi, resta che in troppi, ancora non usano correttamente i dispositivi di protezione individuale. Dobbiamo farlo tutti insieme, non prendiamoci in giro, perchè da soli non si va da nessuna parte».