La videopoesia contro l’abbandono di rifiuti dei Diàlett Story è commovente

«V’avita verghegnà la faccie». Poi l’invito a chiamare l’ASV per il ritiro degli ingombranti

giovedì 2 agosto 2018 8.33
«Se non l'avete capito in italiano, adesso ve lo diciamo in dialetto». Inizia così la "videopoesia" dei Diàlett Story, gruppo folk popolare bitontino, stufo di vedere la città oltraggiata ogni giorno dall'abbandono indiscriminato di rifiuti, che ha deciso di realizzare e consegnare alla "rete" il proprio appassionato invito a chiamare il numero verde dell'Azienda Servizi Vari, piuttosto che lasciare gli ingombranti dove capita.

«800 037 067. Questo è il numero da chiamare per il ritiro degli ingombranti – inizia la poesia del gruppo musicale, rigorosamente in dialetto - non si può trattare Bitonto come una discarica a cielo aperto. Basta, non vi sopportiamo più. Dovete avete rispetto del paese come lo avete delle vostre case, perché è il salotto della casa di ognuno. E se Bitonto si presenta in quel modo posso solo immaginare cosa c'è nelle vostre case».

«Per fortuna siete in pochi – recita ancora il pezzo dei Diàlett Story - ma non l'avete capito che basta chiamare l'azienda per il ritiro degli ingombranti? Ma non vi vergognate nemmeno "la faccia" quando uscite di notte come i ladri dalle vostre case per non farvi vedere e per andare a buttare quest'immondizia? Voi pensate di non essere visti, in realtà c'è sempre qualcuno che vede, solo che in troppi preferiscono farsi i fatti propri. Questo è un messaggio a tutti i bitontini: denunciateli questi sporcaccioni, non abbiate paura di niente, denunciamoli tutti questi farabutti luridi e zozzoni».

«L'ho fatto in dialetto – spiega ancora la poesia - perché alcuni non l'hanno capito in italiano "scritto" il messaggio, figuriamoci se avrebbero potuto capirlo in italiano "parlato". Bitonto è il cuore nostro, rispettiamolo, non va maltrattato. Basta, piantatela di girare attorno alla villa comunale per scaricare la vostra immondizia: quello è il cuore della città, frequentato dagli anziani, dai bambini e dalle mamme per fare una passeggiata. Basta!».