La siccità piega gli uliveti di Bitonto. Confagricoltura chiede l'intervento della Regione

Lacenere: «Perimetrare le zone colpite e chiedere lo stato di calamità»

giovedì 24 ottobre 2019 8.38
Tante olive ma di piccole dimensioni, rinsecchite e a rischio caduta precoce oltre che esposte all'attacco dei parassiti. Situazione da incubo per gli uliveti di Bitonto (ma anche di Toritto, Grumo, Sannicandro, Corato, Ruvo, Palo, Molfetta e Terlizzi) non serviti da impianti irrigui, da tempo in attesa del periodo salvifico delle piogge che invece sembra proprio non voler arrivare. Così la campagna olivicola che doveva risollevare le sorti del settore dopo l'annata catastrofica appena conclusa, potrebbe non arrivare mai.

A denunciarlo anche Confagricoltura Bari-Bat, che ha trasmesso al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, titolare anche della delega alle Politiche agricole, e a Gianluca Nardone, direttore del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale e Ambiente, una «segnalazione danni per avversità atmosferica causata dalla siccità in oliveti non irrigui».
Il presidente di Confagricoltura Bari-Bat, Michele Lacenere, ha sottolineato «la mancanza di precipitazioni piovose da luglio ad oggi ha determinato l'arresto dell'accrescimento delle drupe e sta determinando la maturazione precoce con maggiore intensità negli oliveti privi di disponibilità irrigua. Questo si traduce in un calo della produzione di olive».
«Per questo – conclude la lettera - Confagricoltura Bari-Bat chiede, ai fini degli accertamenti dei danni effettivi, che vengano attivate le procedure per la verifica, perimetrazione delle aree colpite dagli eventi calamitosi e riconoscimento dello stato di calamità naturale».