La Ruggiero (M5S) si difende dopo lo scontro social col consigliere comunale: «Nessuna offesa»

Per la parlamentare bitontina è colpa dei giornalisti. Abbatantuono (Tra la gente): «Da lei toni da stadio»

sabato 9 febbraio 2019 11.02
È stata affidata a una lunga nota su facebook, tuttavia non inviata alla redazione, la risposta dell'onorevole del Movimento 5 Stelle Francesca Ruggiero a un articolo di BitontoViva pubblicato ieri sul reciproco scambio di scortesie in salsa social con il consigliere comunale bitontino Emanuele Abbantuono.

Una missiva in cui - dopo la tradizionale invettiva grillina contro la stampa "a senso unico", schierata, di parte - ha inteso derubricare il suo scontro con un'altra pubblica carica, peraltro della sua città, a esercizio di "libera espressione".
Su una cosa la parlamentare ha ragione: il tabellone pubblicato sul suo profilo era effettivamente quello del Senato e non della camera dei Deputati come erroneamente riportato da BitontoViva. Un errore di cui la redazione si scusa, nonostante fosse un dettaglio trascurabile dell'articolo, ma che si è trasformato per la Ruggiero in argomento principale della sua risposta, trampolino verso il suo, anche questo prevedibile come da comprovata liturgia grillina, attacco verso il nemico politico di sempre: il Partito Democratico. «Buttare il sasso e nascondere la mano – dice la pentastellata, criticando anche il modo in cui l'articolo stigmatizzava la mancata risposta di Abbatantuono - non spiegando perché il Partito Democratico non abbia votato favorevolmente al taglio dei parlamentari portandolo al rapporto già esistente negli altri Paesi Europei, non vuol dire ritirarsi in buon ordine ma scappare a gambe elevate».

Per la Ruggiero, in ogni caso, alludere al livello scolastico di base di un consigliere comunale e professionista suo concittadino e invitarlo ad assumere dei medicinali non è scortese e la colpa sarebbe, ancora una volta, dei giornalisti: «I toni non sono assolutamente drammatici come si fa credere, ho ricevuto toni molto più aspri e offese molto sessiste eppure non è scattato nessun articolo in difesa della mia persona. Probabilmente non è importante cosa si dice ma a chi lo si dice facendo attenzione a santificare qualcuno e a schernire qualcun altro trattando la politica come una soap-opera e sminuendola dei suoi obiettivi primari».

«Mi auguro – conclude la nota - che d'ora in avanti oltre ad articoli che riprendono solo ciò che si vuole, ci sia un'informazione puntuale e oggettiva di ciò che viene approvato nelle sedi istituzionali. Se, invece, l'unico modo per essere celebri è usare toni aspri allora me ne farò una ragione e continuerò ad evitare di rispondere ad attacchi verbali e offensivi riferiti alla mia persona e agli affetti a me più cari. Sono stata eletta per portare la voce dei bitontini a Roma e cambiare le leggi che ostacolano la loro dignità».

In realtà non è mancata nemmeno la risposta del consigliere di maggioranza, Emanuele Abbantuono. «"Nessun "ritiro in buon ordine davanti alla veemenza della risposta ricevuta" - ha chiarito l'esponente di "Tra la gente" - ho semplicemente evitato di rispondere ad offese e provocazioni inutili e fuori luogo perché le divergenze di natura politica tali devono restare senza scadere in attacchi personali o altro. La mia è stata solo una semplice precisazione a fronte di un post che poteva essere fuorviante, specialmente nei confronti di quanti non conoscono i passaggi parlamentari necessari per abrogare o riformare parti della Costituzione».

«Per quanto mi riguarda - conclude la nota - non mi sembra di aver offeso e/o deriso qualcuno a differenza di chi invece ha utilizzato nei miei confronti "toni da stadio" sprezzanti ed astiosi e anziché fermarsi ad una risposta dal taglio politico o tecnico si è lasciata andare in valutazioni di carattere personale che ovviamente rispedisco al mittente. E non mi sembra di essere "scappato a gambe levate". Mi sembra di aver risposto alla domanda sul perché il pd non ha votato il provvedimento. Poi ho preferito fare silenzio nei confronti di chi, non avendo validi argomenti politici su cui dibattere, si è limitato a prescrivermi, senza averne alcun titolo, il "maalox" per miei presunti bruciori di stomaco».