La figlia dei coniugi morti di Covid: «Io uccisa due volte»

La donna attaccata per aver partecipato ai funerali. Ma non li incontrava da agosto

giovedì 19 novembre 2020 10.00
La superficialità e la cattiveria umana che si somma allo strazio di un lutto doppio. Sono ore tremende per la signora Gianna, figlia dei coniugi morti a Bitonto a distanza di pochi giorni a causa del Covid e presa anche di mira per aver partecipato ai funerali dei genitori. L'accusa, completamente infondata, era quella di aver preso parte alla celebrazione nonostante la vicinanza ai genitori. Peccato che la donna non abbia mai avuto la possibilità di incontrare i genitori, visto che non vive a Bitonto e sia arrivata in città solo dopo la morte della madre, mentre il padre era già ricoverato in terapia intensiva in ospedale.

La signora denuncia di aver perso i genitori «a causa della negligenza di altri che li hanno contagiati» e dopo aver citato alcune testate giornalistiche che hanno diffuso notizie imprecise e fuorvianti, è stata costretta a fare un tampone in un laboratorio privato, per pubblicarne il risultato e fugare i dubbi di chi, in realtà, avrebbe dovuto solo fare silenzio e avere rispetto per il dolore di una famiglia devastata.

«Raggiunto dal dolore dei familiari - aveva subito spiegato anche il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - porgo a nome della comunità le condoglianze alla figlia e a tutti i suoi cari per la tragica scomparsa di entrambi i genitori in questa terribile, seconda, ondata di pandemia. Alcune fonti di informazione hanno riportato, usando il condizionale, che la signora sarebbe stata soccorsa dalla stessa figlia per portarla in ospedale. Tale evenienza avrebbe provocato il contagio della stessa parente. Voglio precisare che il servizio del 118 e' invece intervenuto per entrambi i coniugi ma il tutto è stato, purtroppo, vano. La loro cara figlia ha potuto almeno assistere al funerale, pur lontana al momento del decesso perché residente in altra Regione. Ci stringiamo virtualmente a loro per l'immensa perdita».

«I miei genitori sono stati soccorsi per ben due volte dal 118 – racconta la donna – mentre io sono arrivata a Bitonto solo dopo la morte di mia madre e non vedevo entrambi da agosto. Mi sono piovuti addosso commenti, messaggi e offese mi hanno uccisa due volte. Chi ha diffuso questa notizia non reale risponderà nelle sedi competenti. Abbraccio invece tutti quelli che mi sono stati vicini con il Cuore per la perdita dei miei genitori».