Interventi chirurgici bloccati al PTA di Bitonto: interviene il Movimento 5 Stelle

Laricchia incalza Emiliano: «Disponga attrezzature e personale per attivare l’altra sala operatoria»

giovedì 27 settembre 2018 15.54
Una struttura che potrebbe diventare punto di riferimento chirurgico per migliaia di persone, ma che per colpa della Regione Puglia continua a funzionare a mezzo servizio allungando a dismisura le liste d'attesa. È la denuncia che arriva dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Antonella Laricchia, che si è scagliata contro il governatore Michele Emiliano per chiedere un immediato intervento con cui sbloccare la seconda sala operatoria del Presidio Territoriale di Assistenza di Bitonto.

«È assolutamente improcrastinabile la ripresa degli interventi chirurgici – ha detto la Laricchia parlando dell'ex ospedale di Bitonto - non è possibile attendere oltre la lunga lista di pazienti ancora in attesa. Bisogna garantire l'erogazione di prestazioni chirurgiche in Day Service di qualità e di prossimità». Dopo un giro di ispezione effettuato insieme alla deputata grillina, Francesca Anna Ruggiero, ha voluto ricordare come la struttura serva pazienti «provenienti sia da diversi comuni del Barese, sia dal Distretto Socio Sanitario n. 3 dell'Asl Bari (che conta circa 90mila abitanti e comprende i comuni di Bitonto e Palo del Colle). Le sale operatorie del PTA, infatti, drenano gran parte delle liste d'attesa degli interventi ambulatoriali programmati all'Ospedale San Paolo di Bari, costituendo di fatto un polo essenziale per la chirurgia in day service territoriale».

Di recente il quartiere operatorio è stato ristrutturato, ma non completamente. «Una delle due sale è ancora priva della strumentazione necessaria a consentirne la piena operatività (lettino operatorio, strumentazione per anestesia) – spiega la Laricchia - inoltre nella struttura è ancora non funzionante l'impianto di climatizzazione degli ambienti annessi alle sale operatorie (sale degenza), malgrado sia indispensabile per mantenere il microclima atto ad impedire lo sviluppo di flora patogena ed infezioni nei pazienti appena operati. Ad aggravare la situazione vi sono la carenza di personale infermieristico, dello strumentario chirurgico e di una sala per interventi di chirurgia ambulatoriale e mancano computer e stampante».

Secondo la consigliera grillina queste carenze, già segnalate alla Direzione Generale della Asl anche dal Dirigente Medico di Chirurgia Plastica, vanificano «l'esborso economico sostenuto per i lavori di ristrutturazione dell'immobile. Per queste ragioni chiedo al Presidente/Assessore Emiliano le ragioni dell'assenza della strumentazione e dotazione, anche organica, necessaria a rendere erogabili le prestazioni chirurgiche in day service e i tempi entro i quali si intende procedere alla riparazione dell'impianto di climatizzazione e - conclude - per fornire tutta la dotazione necessaria al ripristino definitivo del blocco operatorio del Presidio Territoriale di Assistenza di Bitonto e provvedere alla relativa dotazione strumentale».