Inceneritore Newo, FI Bitonto: «Ricorso del Comune è un atto riparatorio dopo mesi di inerzia»

Carmela Rossiello (FI): «Perché non ha agito prima?»

martedì 5 giugno 2018 9.22
Il ricorso del Comune al presidente della Repubblica per impedire la costruzione di un inceneritore a poca distanza dal territorio di Bitonto è solo il tentativo di recuperare sui ritardi nei ricorsi ordinari che avrebbero dovuto essere presentati molto prima. È questo il giudizio della locale sezione di Forza Italia sul ricorso straordinario sottoposto al Capo dello Stato dall'amministrazione comunale per fermare la Newo che vorrebbe realizzare una potenziale bomba ecologica tra Bari, Modugno e Bitonto.

«Dopo mesi di silenzio e inerzia sull'inceneritore – scrivono in una nota gli attivisti azzurri - che la società privata Newo è stata autorizzata ad impiantare nella zona industriale di Modugno, a pochi chilometri da Bitonto, l'amministrazione Abbaticchio si sveglia e propone ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Straordinario - è utile precisarlo - perché il nostro Comune è fuori tempo massimo per i ricorsi ordinari alla magistratura amministrativa, proposti invece da altri Comuni che si sono prontamente mobilitati. E ricorso riparatore, visto che da più parti è stato rimarcato l'immobilismo del nostro Comune sulla vicenda».
La vicenda aveva subito un'improvvisa accelerazione dopo il provvedimento dirigenziale del 25 gennaio 2018 con cui la Regione Puglia ha dato il nulla osta di compatibilità ambientale per il progetto di realizzare questo impianto per il trattamento e coincenerimento di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi nella zona industriale di Bari-Modugno.
«Piuttosto che sottolineare le azioni tardive compiute in questi giorni – si legge ancora nella nota - Abbaticchio dovrebbe fare ammenda per il suo lungo silenzio-assenso al progetto, ancor più grave nella sua veste di vicesindaco metropolitano, visto che il primo nulla osta all'inceneritore fu dato proprio dalla Città Metropolitana».
«Solo ora il nostro sindaco - commenta la consigliera comunale FI, Carmela Rossiello - si ricorda di agire contro questa potenziale bomba ecologica alle porte di Bitonto. Ma perché non si è mobilitato prima, con ricorsi ordinari alla magistratura, come hanno fatto gli altri amministratori comunali interessati? Abbia almeno l'onestà intellettuale di non far passare un ritardo per un merito, dovuto alla sua inerzia su una questione ambientale che avrebbe richiesto un'opposizione ben più solerte e decisa».