Il bitontino Dario Cappiello nel brano "Tu No" di Irama in gara a Sanremo

Con “Time2Quartet” il violista ha preso parte alla registrazione in studio della canzone

sabato 10 febbraio 2024
A cura di Sara Fiumefreddo
Una passione trasmessa dal papà, pianista, coltivata fino a raggiungere livelli alti. Questa la storia del violista Dario Cappiello, originario di Bitonto e componente del quartetto d'archi "Time2Quartet", che ha preso parte alla registrazione in studio del brano "Tu No" di Irama, in gara nella 74esima edizione del Festival di Sanremo.

Il percorso del giovane Dario è passato attraverso il diploma al Conservatorio di Bari in Viola e Violino, per poi proseguire a Taranto con una specializzazione in Musica d'insieme. Negli anni diverse esperienze hanno colorato il suo percorso, dal canto lirico alla musica pop, ma anche in orchestra, come quella della Magna Grecia di Taranto, che lo ha portato a suonare con "Il Volo" e con artisti come Pierdavide Carone.

«Pur provenendo tutti da un background differente, abbiamo voluto dare al quartetto un'impronta pop – spiega Dario – così abbiamo intrapreso vari progetti, che ci hanno portato anche all'incisione di un disco su Astor Piazzolla, pubblicato nel 2021 a cent'anni dalla nascita del musicista».

Recentemente il giovane, con il suo quartetto, ha partecipato a un concerto in una delle sale più prestigiose del mondo, la Elbphilarmonie di Amburgo, un tempio della musica mondiale dove i quattro musicisti hanno suonato insieme a due cantanti Eurovision, l'incredibile Davina Michelle e il bravissimo Leroy Sanchez, cedendo il palco poi al grande artista inglese James Arthur.

Poi è arrivata l'occasione dell'esperienza con Irama.«Quando siamo stati contattati da Giulio Nenna, direttore musicale che segue Irama, non sapevamo ancora che "Tu No" sarebbe stato in gara a Sanremo – racconta il giovane bitontino – per fortuna è stata poi selezionata e ne siamo stati molto contenti».

Un momento di grande crescita per Dario e per tutto il gruppo. «Abbiamo passato una bella giornata quando abbiamo registrato in studio, si è instaurato subito un bel rapporto con gli artisti – continua – quando abbiamo lavorato al progetto, la canzone era ancora in fase di lavorazione, la prima sera del Festival è stato emozionante sentirla cantare sul palco dell'Ariston da Irama nella sua versione finale e mi ha fatto effetto sapere di essere parte di un pezzo che è stata portato al Festival della canzone italiana».