Il Beat Onto Jazz Festival chiude col botto con John Helliwell e Horacio “el Negro” Hernandez

Sul palco in piazza Cattedrale anche Paul Wertico, Amik Guerra, Gianmarco Scaglia e molti altri

domenica 4 agosto 2019 9.12
Cala il sipario sulla diciannovesima edizione del Beat Onto Jazz Festival, diretto da Emanuele Dimundo che presiede e coordina l'Associazione InJazz, ente organizzatore del festival.
L'evento è inserito nell'ambito della Rete dei Festival, che raggruppa gli eventi più importanti della Bitonto èstate ed è realizzato con la consueta partecipazione del Comune di Bitonto e il supporto promozionale di Jazzitalia, Bitonto Primo Piano, Comma 3, Da Bitonto, Bitonto Viva, Bitontolive e Radio 00.
I concerti sono stati introdotti da Alceste Ayroldi, saggista, docente e critico musicale (Musica Jazz, editor manager Jazzitalia, editor Musica Jazz web).

La meravigliosa piazza Cattedrale, ubicata nel cuore del centro storico di Bitonto, accoglierà stasera due progetti per la prima volta in assoluto in Puglia. La prima parte della serata vedrà sul palco – unica data in Puglia e prima assoluta regionale – il progetto Open Frontiers. Il supergruppo Open Frontiers è formato da John Helliwell, già sassofonista e co-fondatore del gruppo inglese Supertramp (ha anche suonato con i Pink Floyd per l'album A Momentary Lapse of Reason del 1987 e nel 2004 ha formato, con Mark Hart, anch'egli attivo nei Supertramp, il gruppo Crème Anglaise), gli esperti e blasonati italiani Raimondo Meli Lupi e Gianmarco Scaglia, rispettivamente chitarra e contrabbasso, e Paul Wertico, storico batterista del Pat Metheny Group. L'Open Frontiers proporrà un repertorio di brani originali dei vari component per condurre lo spettatore attraverso la ricerca stilistica nei territori dell'interplay e dell'intesa intellettiva. Una performance elegante e ricca di atmosfere magiche ed energiche, volte a sottolineare l'empatia dei musicisti nel condividere i rispettivi mondi musicali per condurli in un comune senso dell'esecuzione. Jazz senza frontiere, necessità umana e musicale, metodologia di arricchimento, non solo stilistico e culturale ma anche spirituale.

Alle 22 piazza Cattedrale accoglierà l'unica data pugliese di una delle band più travolgenti della scena jazzistica attuale: Horacio "el Negro" Hernandez Italuba Quartet. La band di origine cubana che più di dieci anni fa ha unito i propri destini incontrandosi proprio in Italia. Un quartetto che fa propri i tipici elementi del latin jazz, proponendo una miscela musicale di grande efficacia. Strumentista dalla tecnica sfavillante e dalla dirompente carica comunicativa, profondo conoscitore sia delle concezioni ritmiche afro-cubane che di quelle più propriamente jazzistiche, Horacio "El Negro" Hernandez ha iniziato l'attività professionistica lavorando con i principali protagonisti della scena musicale cubana degli anni Ottanta: Nicolas Reynoso, Paquito D'Rivera, Lucia Hurgo, Arturo Sandoval e German Velazco. Con l'album "Live at the Blue Note", in trio con Michel Camilo e Charles Flores, si è aggiudicato un Grammy nel 2001, mentre prendendo parte agli album di Roy Hargrove ("Havana", 1997), Carlos Santana ("Supernatural", 1999), Alejandro Sanz ("No Es Lo Mismo", 2003) ed Eddie Palmieri ("Listen Here", 2005) ne ha collezionati ben altri quattro. Il rutilante quartetto, oltre al percussionista cubano, è completato da Ivan Bridon al pianoforte, Daniel Martinez al basso elettrico e Amik Guerra alla tromba.
Tutti gli eventi sono gratuiti.
Info: www.beatontojazz.com; www.facebook.com/beatontojazz.