Gruppo Carelli: «I malviventi non ci fermeranno»

Gli imprenditori bitontini non si arrendono dopo il rogo che ha distrutto un supermercato a Japigia. Abbaticchio: «La violenza non porta nulla»

martedì 12 settembre 2017 8.21
«Un incendio doloso ad opera di malviventi potrà aver distrutto beni e merci ma non fermerà il sogno dei 47 giovani dipendenti occupati grazie alla sua esistenza».
L'amarezza per il grave danneggiamento subito. La forza di non piegarsi alla prepotenza dei criminali. C'è tutto questo nelle parole della dirigenza del Gruppo Carelli, gli imprenditori bitontini che avevano inaugurato un grande supermercato nel quartiere Japigia di Bari, distrutto però la notte scorsa da un incendio quasi certamente doloso.

«Ad un mese dalla sua inaugurazione questo è quello che resta di un sogno – commentano i Carelli mostrando le foto degli interni del punto vendita distrutto - il sogno di piccoli imprenditori che, con entusiasmo e passione, avevano investito per dare alla città di Bari un grande supermercato».
Gli imprenditori però non si arrendono e intendono regalare un futuro meno incerto alle tante persone impiegate nell'attività andata in fumo. «Abbiamo voluto garantire il lavoro a tutti – assicura il Gruppo Carelli - impegnando i ragazzi su altri piccoli e medi punti vendita dell'area metropolitana. Se però qualcuno pensa che, dopo questo, ci fermeremo nella città capoluogo di regione ha sbagliato tutto. La nostra forza sono decine di migliaia di consumatori che hanno diritto a scegliere il prezzo più basso ed i prodotti migliori. E noi abbiamo il diritto, come tutti, di essere scelti. Grazie a voi per le tante parole di sostegno. A presto».
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che ha voluto esprimere solidarietà al gruppo imprenditoriale bitontino. «In un momento particolarmente delicato per gli equilibri del mercato – ha detto Abbaticchio - vedere decine di ragazzi scaraventati verso un nuovo futuro incerto per qualche malavitoso fa male. Le imprese producono la certezza lavorativa. La violenza non produce nulla. Solo tanto dolore».