Decreto Sicurezza, Abbaticchio: «Salvini pensa solo ai migranti. Niente contro mafia e droga»

Per il leader di Italia in Comune «dopo la morte della giustizia sociale ora tocca alla morte del Sud»

mercoledì 7 agosto 2019 13.21
«Ancora un decreto contro i migranti, ancora nulla contro mafia e droga». Ha commentato così Michele Abbaticchio, vicecoordinatore nazionale di Italia in Comune, il decreto sicurezza bis approvato lunedì sera al Senato.
Le principali misure del provvedimento - che vanno dalle maxi multe alla confisca delle navi – sono, secondo gli attivisti, eccessivamente dure anche se è «l'enorme potere che d'ora in avanti è nelle mani del ministro dell'Interno che può vietare l'ingresso o il transito di navi esclusivamente invocando la 'sicurezza pubblica'» a preoccupare il partito degli amministratori.
Tutto ciò, secondo Abbaticchio, oltre che a rientrare nel «copione salviniano scritto per fomentare l'odio verso lo straniero», avrebbe anche lo scopo di «distogliere l'attenzione dall'altro 'storico' obiettivo della Lega che è quello di dividere l'Italia, liberarsi delle responsabilità politiche che hanno consegnato il meridione ad una scarsa dotazione infrastrutturale e ad una iniqua iniezione di risorse».

«Il Sud è la terra in cui deve proliferare la droga senza i controlli adeguati – ha denunciato il sindaco di Bitonto, che proprio nella città dell'ulivo ha dovuto subire il taglio drastico delle forze dell'ordine a disposizione da parte del Ministro degli Interni - una sorta di 'cabina di sfogo' della criminalità più violenta e più dannosa per la salute. Basta vedere quello che accade in tema di ecomafie: Salvini sta realizzando il sogno di Bossi, ovvero isolare noi 'terroni', acquisire i nostri giovani, lasciarci abbandonati tra mafie e mancanza di alternative sociali ma con un po' di elemosina, alias reddito di cittadinanza, per soffocare qualche isolato grido di dolore. E adesso, sotto con il federalismo spinto senza perequazione sociale: la Lega applaude».