Commissione paesaggistica, Sinistra Italiana Bitonto attacca l'amministrazione comunale

In una nota si evidenziano i problemi della riconsegna del settore nelle mani della Regione Puglia

martedì 23 settembre 2025
A cura di La redazione
«La decisione del Comune di Bitonto di riconsegnare alla Regione Puglia la funzione paesaggistica rappresenta un passo indietro grave, che sta già producendo conseguenze negative (vedi l'assalto delle aziende energivore al territorio bitontino) su tutto il tessuto tecnico, economico e sociale del nostro territorio».

Così Sinistra Italiana Bitonto-Alleanza Verdi Sinistra attacca l'amministrazione comunale guidata da Francesco Paolo Ricci, su un tema importante in fatto di salvaguardia e promozione del territorio.

«Non si tratta - scrivono dalla segreteria - di un semplice aggiustamento amministrativo, né di una scelta neutra: è una rinuncia vera e propria a esercitare una funzione fondamentale di governo locale. E come tale, va chiamata con il suo nome. Tempi più lunghi, meno controllo, più confusione. Da settimane, i professionisti del settore segnalano ritardi crescenti, difficoltà operative, e un senso generale di incertezza. Le pratiche si accumulano, i tempi si allungano, i referenti si allontanano.
I cittadini e le imprese - sottolineano da SI-AVS - , già provati da una burocrazia spesso lenta, si trovano ora a fare i conti con un ulteriore ostacolo: l'assenza di un interlocutore locale in grado di valutare, decidere e assumersi la responsabilità delle scelte. Siamo davanti a una situazione che danneggia il lavoro dei tecnici, scoraggia l'iniziativa privata sostenibile e blocca processi fondamentali per la riqualificazione urbana e lo sviluppo sostenibile».

Dunque per il gruppo di sinistra si tratta di «una scelta che tradisce l'autonomia del Comune. Quel che stupisce e preoccupa è la totale assenza di una visione politica in questa scelta. Oggi, su un tema cruciale come quello della pianificazione paesaggistica, si abdica al ruolo di guida, restituendo tutto alla Regione. Questa non è solo una decisione tecnica. È una rinuncia politica.
È dire, nei fatti: non siamo in grado. Un messaggio pericoloso, che mina la credibilità dell'Ente comunale e alimenta la sfiducia dei cittadini. Serve una presa di responsabilità, non giustificazioni».

Infine la presa di posizione chiara: «Di fronte a questa situazione, ci aspettiamo dall'Amministrazione comunale non giustificazioni tecniche, ma una presa di responsabilità politica. È necessario dire chiaramente se si intende tornare a esercitare la funzione paesaggistica in tempi rapidi, oppure se si è deciso in modo definitivo, di abbandonarla. I cittadini hanno il diritto di sapere.
E se davvero le difficoltà interne impediscono oggi una gestione autonoma - rimarcano da Sinistra Italiana-AVS - , allora si abbia il coraggio di avviare un percorso trasparente di riorganizzazione, coinvolgendo le competenze presenti sul territorio, gli ordini professionali, le associazioni e tutti gli attori che hanno a cuore il futuro della città».

«In un momento storico in cui si parla ovunque di rigenerazione urbana, di PNRR, di sostenibilità e valorizzazione del patrimonio esistente - è la chiosa -, Bitonto non può permettersi di restare ferma. E meno che mai può permettersi di retrocedere, proprio sulla funzione che ha il compito di coniugare tutela e sviluppo. La politica locale ha il dovere di esserci, decidere, governare. Restare alla finestra in silenzio non è un'opzione».