Blitz antidroga nel centro storico di Bitonto: 4 arresti, tra cui tre donne
Sequestrati circa 6 chilogrammi fra cocaina, hashish e marijuana e oltre 8mila euro. Primo sequestro di wax, la droga dell'euforia
venerdì 7 novembre 2025
17.20
Troppo viavai, intorno a quell'abitazione di Bitonto, nel borgo antico della città, da sempre enclave del gruppo criminale Cipriano, opposto a quello dei Conte. Fino ad attirare, ed era inevitabile, le attenzioni dei Carabinieri che hanno fatto irruzione in una abitazione di via Martucci trovando, fra gli altri, Rocco Mena, 41enne.
Scovando, alla fine, quello che sospettavano fosse nascosto, 5,9 chilogrammi di stupefacenti, fra cui la droga gialla o il wax - cinque volte più potente del fumo e dell'erba - e oltre 8mila euro in contanti. E arrivando all'arresto dell'uomo e di tre donne, di 73, di 50 e di 46 anni, tutte incensurate, accusate di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'appostamento è stato fatto giovedì mattina «nei pressi della nota piazza di spaccio» nella zona del Monastero delle Vergini.
L'attività, condotta dai militari della Compagnia di Modugno, al comando del maggiore Giovanna Bosso, si inserisce nell'ambito di un mirato servizio di controllo straordinario del territorio finalizzato al contrasto del traffico e della vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti nel centro storico di Bitonto. Ad un certo punto, i militari della Sezione Operativa e quelli della locale Stazione, tutti appostati in zona, hanno notato «movimenti sospetti proprio in quella abitazione» a due piani.
Di certo, quei movimenti sono stati l'attimo propizio per agire. I Carabinieri hanno deciso di far irruzione, proprio mentre la proprietaria di casa, di 73 anni, avrebbe cercato di «garantire la fuga» dell'uomo, «fermato vicino alla porta del terrazzo con una borsa». All'interno, 510 grammi di cocaina, 3,494 chilogrammi di hashish, 483,2 grammi di marijuana e 1,434 chilogrammi di sostanza gialla, sotto forma di crema, che poi s'è rivelata essere droga gialla oppure wax (dall'inglese cera).
I militari, poi, girando per casa, al secondo piano, «in un locale adibito a laboratorio per il confezionamento della sostanza stupefacente», hanno trovato una delle due figlie, di 46 anni, e un borsone con due telefoni cellulari, un bilancino di precisione, vario materiale per il taglio e il confezionamento e 1.515 euro in contanti. Le attività di perquisizione, estese anche all'abitazione della 50enne, in via Carafa, hanno portato al sequestro di 6.630 euro, nascosti in un pensile della cucina.
I quattro sono stati arrestati: il 41enne e la 50enne sono stati portati in carcere, a Bari e Trani, mentre le altre due, di 73 e 46 anni, sono state poste ai domiciliari. Tutte le donne, «madre e due figlie, risultano legate anche da rapporti di parentela» al capoclan Francesco Colasuonno, in carcere per l'omicidio di Edvin Sadiku.
Scovando, alla fine, quello che sospettavano fosse nascosto, 5,9 chilogrammi di stupefacenti, fra cui la droga gialla o il wax - cinque volte più potente del fumo e dell'erba - e oltre 8mila euro in contanti. E arrivando all'arresto dell'uomo e di tre donne, di 73, di 50 e di 46 anni, tutte incensurate, accusate di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'appostamento è stato fatto giovedì mattina «nei pressi della nota piazza di spaccio» nella zona del Monastero delle Vergini.
L'attività, condotta dai militari della Compagnia di Modugno, al comando del maggiore Giovanna Bosso, si inserisce nell'ambito di un mirato servizio di controllo straordinario del territorio finalizzato al contrasto del traffico e della vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti nel centro storico di Bitonto. Ad un certo punto, i militari della Sezione Operativa e quelli della locale Stazione, tutti appostati in zona, hanno notato «movimenti sospetti proprio in quella abitazione» a due piani.
Di certo, quei movimenti sono stati l'attimo propizio per agire. I Carabinieri hanno deciso di far irruzione, proprio mentre la proprietaria di casa, di 73 anni, avrebbe cercato di «garantire la fuga» dell'uomo, «fermato vicino alla porta del terrazzo con una borsa». All'interno, 510 grammi di cocaina, 3,494 chilogrammi di hashish, 483,2 grammi di marijuana e 1,434 chilogrammi di sostanza gialla, sotto forma di crema, che poi s'è rivelata essere droga gialla oppure wax (dall'inglese cera).
I militari, poi, girando per casa, al secondo piano, «in un locale adibito a laboratorio per il confezionamento della sostanza stupefacente», hanno trovato una delle due figlie, di 46 anni, e un borsone con due telefoni cellulari, un bilancino di precisione, vario materiale per il taglio e il confezionamento e 1.515 euro in contanti. Le attività di perquisizione, estese anche all'abitazione della 50enne, in via Carafa, hanno portato al sequestro di 6.630 euro, nascosti in un pensile della cucina.
I quattro sono stati arrestati: il 41enne e la 50enne sono stati portati in carcere, a Bari e Trani, mentre le altre due, di 73 e 46 anni, sono state poste ai domiciliari. Tutte le donne, «madre e due figlie, risultano legate anche da rapporti di parentela» al capoclan Francesco Colasuonno, in carcere per l'omicidio di Edvin Sadiku.