Bitonto piange il giovane Michele e ferma i suoi eventi

Mangini: «Silenzio e preghiera siano sollievo per la famiglia». Il cordoglio del sindaco: «Davvero un anno orribile»

sabato 18 luglio 2020 7.16
Aveva solo 23 anni e tutta l'energia e la voglia di vivere dei ragazzi della sua età il giovane Michele, strappato alla vita da un incidente sul lavoro ieri nella zona artigianale di Bitonto. Ad occuparsi dell'esatta dinamica saranno le indagini della Polizia e del giudice Jolanda Daniela Chimienti, ma nel frattempo la comunità bitontina piange il suo angelo volato via troppo presto da questa terra.
Il primo segnale arriva dall'amministrazione comunale, che ha deciso di bloccare il programma di eventi musicali che sarebbero dovuti partire domani per le strade della città.
«A partire da domenica sera – ha spiegato l'assessore al Marketing Territoriale Rino Mangini - la musica avrebbe dovuto riportare la gioia e il piacere di vivere la socialità nel nostro Centro Antico. Ma la morte ha bussato alle porte della nostra città. D'accordo con i musicisti e i ristoratori, abbiamo deciso di annullare la prima serata di Notte di Musica. Il silenzio e la preghiera possano lenire il dolore della famiglia del giovane Michele».

Affranto anche il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio: «23 anni e morire di lavoro. È accaduto oggi a Bitonto, accade troppo spesso ovunque. È davvero un anno orribile. Troppo».
Cordoglio è stato espresso anche dalla sezione locale del Partito Democratico: «Nessuna morte sul lavoro è una "morte bianca". Se la fatica quotidiana, da fonte di dignità e di vita, si trasforma in disgrazia, è nostro dovere rifiutare ogni forma di fatalismo e indignarci fermamente. Morire di lavoro non è solo tragico, è inaccettabile. Tanto più a ventitré anni. Il Partito Democratico di Bitonto esprime la propria vicinanza e solidarietà alla famiglia del giovane operaio bitontino vittima di quest'ingiustizia e alla comunità dei lavoratori a lui vicini. Che il nostro lutto si trasformi in lotta, per la giustizia e per la dignità».

Non ha fatto mancare il suo sostegno alla famiglia anche la società calcistica locale dell'Us Bitonto: «Non è giusto piangere una giovane vita spezzata, a soli 23 anni, per un incidente sul lavoro. Non si può perdere la vita così, nel fiore della propria giovinezza, con una vita intera davanti, per una così tragica fatalità. L'U.S. Bitonto Calcio desidera esprimere i propri sentimenti di cordoglio, dolore e vicinanza alla famiglia di Michele e abbraccia con enorme affetto i suoi genitori, il fratello Domenico e tutti i parenti e gli amici sconvolti da una perdita che non ha spiegazione alcuna. Ciao Michele!».