Audizioni Bitonto Opera Festival, a Milano 40 candidati da tutto il mondo

Il sindaco: «Eccellenza del nostro territorio». De Lucia: «Rassegna cresciuta in diciannove anni»

mercoledì 9 marzo 2022
Italiani, spagnoli, rumeni, coreani, cinesi e anche russi, bielorussi e ucraini.

Sono giunti da ogni parte del mondo gli oltre 40 artisti che nei giorni scorsi hanno preso parte alle audizioni del Bitonto Opera Festival.
La rassegna di musica lirica della città dell'olio è infatti alla ricerca di nuovi talenti da ammettere al corso preparatorio per il debutto alle opere in programma nella stagione 2022/2023: "Cavalleria Rusticana" di Pietro Mascagni, "Rita" di Gaetano Donizetti, "La Cambiale di Matrimonio" di Gioachino Rossini, "Armida" di Tommaso Traetta e "Turandot" di Giacomo Puccini.

Tante le voci interessanti ascoltate nella "quattro giorni" itinerante. Le audizioni, oltre che nella sede dell'associazione bitontina "Musica e Arte" di Antonio Mancazzo, si sono tenute infatti anche a Milano nello Spazio Lambrate.

«Il festival si apre alle collaborazioni in tutta Italia e all'estero – ha dichiarato il direttore artistico Carlo Antonio De Lucia -. Nei suoi diciannove anni di storia, il BOF è cresciuto e si è fatto apprezzare dal pubblico e dai tecnici, anche oltre i confini pugliesi. Dimostrazione ne è proprio l'ottimo riscontro ottenuto dalle audizioni, in cui ci siamo avvalsi anche di grandi professionisti».

A giudicare le performance dei candidati, insieme al maestro De Lucia e al tenore Giuseppe Maiorano, colonna portante del festival, c'è stato anche il giovane e talentuosissimo regista e scenografo Daniele Piscopo, che collaborerà con il laboratorio registico del BOF per l'allestimento della "Rita", e i maestri Angiolina Sensale, Leonardo Quadrini, Andrea Gargiulo e Antonello Ciccone.

«Il Bitonto Opera Festival si conferma ancora una volta una rassegna importante, capace di attirare professionisti internazionali e di dare lustro alla nostra città» ha commentato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio. «Anno dopo anno, con passione ed entusiasmo, "La Macina" è riuscita a trasformare in un'eccellenza del nostro territorio il suo progetto, nato da una sfida socio-culturale. Oltre che nel tramandare la tradizione lirica, l'associazione si è sempre impegnata infatti nella lotta alla devianza, portando sul palco anche ragazzi strappati dalla strada, e nel veicolare in musica messaggi forti, di pace e uguaglianza. Un'attività quanto mai importante in questo momento».