A Bitonto “Infrastrutture verdi” nella Lama Balice

Percorsi ciclopedonali, orti botanici e belvedere grazie a un finanziamento europeo da 1.3 milioni di euro

lunedì 7 dicembre 2020 9.01
L'alveo naturale di un torrente che da "periferia" degradata a pochi passi dal centro, diventa cuore pulsante di una comunità che riscopre le sue radici naturali. È questa l'idea delle "Infrastrutture verdi" che potranno essere installate all'interno della Lama Balice, in territorio di Bitonto, in quello che è il letto del torrente Tifris, grazie a un finanziamento europeo da 1.3 milioni di euro vinto dal comune di Bitonto per portare a termine il progetto. A riferirne i dettagli è il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che spiega come «l'idea che proponemmo fosse quella di metterci in condizione, dopo il progetto Lungolama, di usufruire del polmone verde più importante occupando tratti dell'alveo della Lama. Punto di partenza del percorso sarà Piazzale Ferdinando II di Borbone, inteso come nodo di sosta e interscambio recuperando l'antica cisterna e caratterizzato dall'inserimento dell'acqua come tema di progetto. A partire da questo primo nodo, il percorso consentirà di scendere nell'alveo naturalistico e immergersi nella bellezza della lama, con la possibilità di esperire i caratteristici terrazzamenti già presenti e riqualificati con l'inserimento di un grande orto che recuperi tutta la varietà botanica caratteristica della flora della lama per regalare un'esperienza multisensoriale in cui ammirare i colori e godere dei profumi tipici del paesaggio attraversato».
E di luoghi caratteristici da attraversare, nella lama, ce ne sono molti. Il percorso ciclo pedonale proseguirebbe infatti oltre i terrazzamenti incontrando una depressione naturale del terreno, «che rappresenta l'occasione di realizzare una grande cavea naturalistica per eventi e spettacoli – spiega Abbaticchio - di qui il percorso continua conquistando la quota più bassa dell'alveo e configurandosi come un vero e proprio percorso di fruizione del fondo della lama in una passeggiata naturalistica perfettamente integrata nel contesto, per concludersi in corrispondenza di via Burrone con un ultimo belvedere e struttura ricettiva annessa dedicata alle tradizioni gastronomiche tipiche della nostra città».
Ma a che punto si trova il percorso burocratico di questa iniziativa che il comune ha potuto avviare attingendo a dei fondi che la Comunità Europea ha messo a disposizione esclusivamente per questo tipo di progetto?

«Tutto è stato già finanziato – ha rendicontato il primo cittadino - ora è in fase di progettazione esecutiva. Poi partirà l'appalto anche di queste opere. È la Bitonto che volevamo, che vogliamo, che vivremo. Protesa verso il verde, più ricca di aree attrattive, più a misura d'uomo. È stata dura, ma finanziamento dopo finanziamento vinto, ci stiamo arrivando. E insieme ce ne prenderemo cura. Come siamo riusciti a fare con nuove opere inaugurate come Villa Sylos, l'orto sociale, i parchi di via Togliatti e via Berlinguer, i campi sportivi, il centro polifunzionale Borsellino, il campo Rossiello, il Centro Tecnologico a valenza universitaria e tante altre opere che siamo felici di poter lasciare ai nostri figli».