Xylella, monitoraggi fermi e ritardi nei ristori per le piante tagliate

Sicolo (IO): «Un problema paragonabile a 100 ilva, ma continua l’inerzia della Regione»

lunedì 15 ottobre 2018 11.02
«Monitoraggi sul territorio fermi all'ultimo report pubblicato sul sito dell'Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia (www.emergenzaxylella.it) lo scorso 21 maggio, ritardi di anni nei pagamenti dei ristori agli agricoltori che hanno proceduto con l'eradicazione delle piante infette: la xylella dovrebbe far perdere il sonno agli amministratori regionali della Puglia e invece, purtroppo, l'inerzia di questi anni continua».

La denuncia è del presidente di Italia Olivicola, Gennaro Sicolo, durante la manifestazione di lancio della prima organizzazione dell'olivicoltura italiana.
«Ritengo sconcertante – ha detto Sicolo preoccupato del diffondersi del batterio - il comportamento della Regione Puglia, perché tutti, a partire da Emiliano e Di Gioia, non dovrebbero dormire la notte per la gravità della situazione: e invece nulla, sembra che non ci sia il problema».
«La xylella – rincara il presidente di Italia Olivicola - come ho avuto modo di dire in Audizione alla Commissione Agricoltura della Camera, è un problema paragonabile a più di 100 Ilva messe insieme, con tutto il rispetto per Taranto ed i lavoratori, è una bomba sociale che rischia di deflagrare da un momento all'altro: centinaia di migliaia di famiglie che vivono grazie all'olivicoltura e all'indotto rischiano di non poter più andare avanti per colpa del vergognoso lassismo di questi anni che prosegue ancora oggi».

Tanto che, secondo il numero 1 del consorzio, gli agricoltori olivicoltori costretti a tagliare le piante malate sarebbero costretti ad aspettare anni per ricevere un ristoro esiguo: 140 euro a pianta.
«Riponiamo la massima fiducia nel Ministro Centinaio, anche per l'ottimo approccio di questi primi mesi – ha concluso Sicolo - Mi auguro che il nuovo decreto ministeriale in arrivo ci aiuti a bloccare il batterio e a svegliare la politica e la burocrazia regionale che sono essenziali nella lotta a questa pestilenza».