Tre uomini sorpresi a bruciare cavi di rame nelle campagne di Bitonto

Si tratta di due Italiani e un Albanese

mercoledì 29 marzo 2017 10.14
Le lunghe attività di monitoraggio e pedinamento pianificate dai Carabinieri della Stazione Parco di Ruvo di Puglia, hanno permesso alle prime ore del mattino di ieri di arrestare tre uomini, due Italiani e un Albanese, tutti residenti a Gravina in Puglia. I tre, con significativi precedenti penali, sopraggiungevano in località "il lago" in agro di Bitonto da tempo controllata dai militari, in quanto posto frequentato per bruciare cavi di rame, al fine di ottenere una volta privato delle guaine, metallo pulito e idoneo ad essere collocato sul redditizio mercato nero. Nella notte però ad attenderli, c'erano da tempo i Carabinieri che viste la attività poste in essere dai tre soggetti sono prontamente intervenuti. Spenti i falò della combustione, hanno proceduto ad identificare i tre uomini i quali non hanno dato spiegazione sulla provenienza dei materiali, la cui tipologia e modalità di taglio riconducevano senza dubbio a cavi telefonici, oltre 200 metri, precedentemente oggetto di prelievi furtivi.
Non solo, attraverso la consultazione della banca dati interforze hanno altresì verificato che l'auto in loro possesso, una Fiat Uno bianca, è risultata rubata nel mese di febbraio a Gravina in Puglia.
Così identificati e accompagnati in caserma, sono stati tratti in arresto e posti nella disponibilità dell'Autorità Giudiziaria della Procura della Repubblica di Bari, mentre la refurtiva, l'auto e gli oltre 100 kg di rame, sono stati sottoposti a sequestro.
Per il Coordinatore del CTCA, Capitano Giuliano Palomba "l'operazione premia un duro e costante lavoro dei militari impegnati in difesa del territorio ponendo argine alla piaga dei furti di rame a danno del patrimonio pubblico".
Ora i tre dovranno rispondere dei reati di ricettazione come pure di smaltimento illecito di rifiuti con conseguente inquinamento dei luoghi.