Processo "Market Drugs", condanne definitive: 20 anni al boss Conte

Gli ermellini hanno rigettato il ricorso dei legali del capoclan del rione 167, inammissibili quelli di altri 29 imputati

lunedì 17 novembre 2025 11.42
A cura di Nicola Miccione
Arriva l'atto finale, anche se la Cassazione ha annullato con rinvio una condanna, rideterminando la pena di una seconda, su uno dei blitz più importanti avvenuti a Bitonto. Si tratta dell'operazione "Market Drugs" che, tre anni fa, decapitò il clan del boss Domenico Conte, condannato in via definitiva a 20 anni di reclusione.

Venerdì, infatti, i giudici capitolini hanno rigettato o dichiarato inammissibili i ricorsi presentati da 30 imputati, condannati a pene comprese tra i 18 e i 2 anni e 8 mesi. La sentenza è stata annullata, con rinvio per nuovo processo ad un'altra sezione della Corte d'Appello di Bari, per Cosimo Liso (classe '95). Annullato senza rinvio, invece, il verdetto nei riguardi di Giovanni Di Cosimo: per lui giudici della corte hanno rideterminato la condanna, riducendola a 8 anni, 2 mesi e 20 giorni.

Dichiarati inammissibili gli altri ricorsi e confermate dunque le pene nei confronti di Mario D'Elia (18 anni), Francesco Amendolara (6 anni), Giuseppe Antuofermo (11 anni e 4 mesi), Paolo Belardi (4 anni e 2 mesi), Francesco Bonasia (13 anni e 4 mesi), Michelangelo Brilli (8 anni e 8 mesi), Vincenzo Caputo (11 anni, 5 mesi e 10 giorni), Alessandro Castellaneta (6 anni, 2 mesi e 20 giorni), Angelo Castellaneta (6 anni), Donato Cataldi (6 anni e 6 mesi) e di Alessandro D'Elia (14 anni).

Ancora: Danilo Gentile (6 anni), Damiano Giordano (9 anni, 9 mesi e 10 giorni), Francesco Grottola (6 anni e 5 mesi), Cosimo Liso (classe '87, 9 anni) e Domenico Liso (9 anni). Gli ermellini hanno inoltre lasciato inalterato il verdetto di secondo grado nei confronti di Giuseppe Maggiulli (6 anni), Vincenzo Nanocchio (9 anni), Rosa Natilla (6 anni e 6 mesi), Giovanni Palmieri (10 anni), Mauro Palmieri (10 anni e 6 mesi), Michelangelo Palmieri (8 anni) e Rocco Papaleo (2 anni e 8 mesi).

Infine: Alessandro Francesco Rafaschieri (6 anni), Ruggiero Ricci Coletto (13 anni), Tommaso Ruggiero (8 anni), Arcangelo Vitariello (6 anni), Maria Semeraro (6 anni e 6 mesi) e Antonello De Vito (6 anni e 8 mesi). I reati, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico e alla commercializzazione di sostanza stupefacente, aggravata dal metodo mafioso. Gli imputati hanno controllato le piazze di spaccio del quartiere 167, enclave del clan, e nel borgo antico.

Le indagini presero avvio nel settembre 2017, durante una fase di elevata conflittualità tra i due clan rivali che culminò nell'omicidio di Anna Rosa Tarantino, il 30 dicembre 2017, e sfociarono negli arresti del 21 febbraio 2022. Poco più di tre anni dopo, l'atto finale a cui seguiranno, a stretto giro, i vari ordini di carcerazione.