Posta via Magenta chiusa da un anno: struttura svuotata, cittadini costretti a spostarsi
Sui social è Vito D'Alessandro a sollevare la questione: «Ho deciso di scrivere nuovamente a Poste Italiane»
mercoledì 28 maggio 2025
A Bitonto è ormai diventato il simbolo di un'attesa che si prolunga senza spiegazioni certe: l'ufficio postale di via Magenta, chiuso da oltre un anno per "ristrutturazione", si presenta oggi completamente svuotato. Rimossi gli arredi interni, lo sportello automatico e persino la storica insegna: tutto lascia pensare a una chiusura ben più lunga del previsto, mentre il quartiere resta privo di un servizio essenziale.
A raccogliere e rilanciare il disagio dei residenti è il cittadino Vito D'Alessandro, che da tempo segue l'evolversi della vicenda, e che sulla sua pagina Facebook commenta: «Ho deciso di scrivere nuovamente a Poste Italiane per chiedere, ancora una volta, notizie per questa situazione che va avanti da troppo tempo». La risposta è arrivata e dice testualmente: "L'ufficio come già a sua conoscenza è temporaneamente chiuso per inagibilità. Sebbene la riapertura sia prevista, non è oggi possibile determinare date certe".
Una risposta che lascia aperti molti interrogativi, soprattutto per chi, quotidianamente, si trova a dover affrontare disagi concreti. Gli utenti – in buona parte anziani – sono costretti a raggiungere l'ufficio centrale in via Garibaldi, dove le lunghe code dello sportello automatico rendono le operazioni complicate anche per le attività più semplici, come il ritiro della pensione.
Nel suo post, D'Alessandro ha sollecitato anche l'intervento del sindaco Ricci, chiedendo di farsi portavoce presso Poste Italiane per ottenere finalmente chiarezza sulle tempistiche e sulle reali intenzioni riguardo la riapertura e «per quanto possibile - scrive - potenziare il punto di facilitazione digitale presente nel nostro Comune, per sostenere chi vuole ridurre il digital gap».
A raccogliere e rilanciare il disagio dei residenti è il cittadino Vito D'Alessandro, che da tempo segue l'evolversi della vicenda, e che sulla sua pagina Facebook commenta: «Ho deciso di scrivere nuovamente a Poste Italiane per chiedere, ancora una volta, notizie per questa situazione che va avanti da troppo tempo». La risposta è arrivata e dice testualmente: "L'ufficio come già a sua conoscenza è temporaneamente chiuso per inagibilità. Sebbene la riapertura sia prevista, non è oggi possibile determinare date certe".
Una risposta che lascia aperti molti interrogativi, soprattutto per chi, quotidianamente, si trova a dover affrontare disagi concreti. Gli utenti – in buona parte anziani – sono costretti a raggiungere l'ufficio centrale in via Garibaldi, dove le lunghe code dello sportello automatico rendono le operazioni complicate anche per le attività più semplici, come il ritiro della pensione.
Nel suo post, D'Alessandro ha sollecitato anche l'intervento del sindaco Ricci, chiedendo di farsi portavoce presso Poste Italiane per ottenere finalmente chiarezza sulle tempistiche e sulle reali intenzioni riguardo la riapertura e «per quanto possibile - scrive - potenziare il punto di facilitazione digitale presente nel nostro Comune, per sostenere chi vuole ridurre il digital gap».