Menzione speciale al Premio Mario Colamartino per il bitontino Michele Cotugno

Il giornalista è stato premiato nella categoria "Promozione del territorio" per un articolo pubblicato su Quotidiano di Puglia

mercoledì 2 luglio 2025
Riconoscimento per il giornalista bitontino Michele Cotugno alla 2^ edizione del Premio Giornalistico "Mario Colamartino". Si è svolta lo scorso 30 giugno, nel chiostro di Palazzo Gioia a Corato, la cerimonia di premiazione, la cui partecipazione è riservata a giornalisti professionisti, praticanti e pubblicisti (ad eccezione della sezione Under 25) iscritti all'Ordine dei Giornalisti della Puglia.

Il riconoscimento è suddiviso in quattro sezioni: Promozione del territorio, Inchieste e Storie, Sport e Under 25. Cotugno, redattore di Quotidiano di Puglia e Da Bitonto, ha ottenuto una menzione speciale nella categoria "Promozione del territorio" per l'articolo dal titolo "Le melodie della Natività colorano i vicoli. 'Da 40 anni qui, resto l'ultimo zampognaro'", pubblicato sulle colonne di Quotidiano di Puglia.

Il premio è promosso dal gruppo LiveNetwork e da Lo Stradone, storico giornale della città di Corato fondato nel 1979, con il patrocinio di Ordine dei giornalisti della Puglia, Città Metropolitana di Bari e Comune di Corato, d'intesa con la famiglia Colamartino e con il supporto di Fondazione Cannillo, Fondazione Casillo, Confimi Puglia e Pastificio Granoro.

«La targa mi è stata consegnata oggi a Corato, direttamente dal sindaco De Benedictis. Ad essere premiata è stata un'intervista, pubblicata in periodo natalizio sul Quotidiano di Puglia, ad uno zampognaro che, con grande passione, ogni anno da Benevento viene a Bitonto per diffondere la magia del Natale con la sua zampogna. Uno di quei pezzi fatti con il cuore, non per routine. Uno di quei pezzi che si possono fare solo se si ha volontà e possibilità di fermarsi, osservare e ascoltare quel che ci circonda, lasciando da parte la velocità che troppo spesso l'informazione richiede. Considerando il tema dell'articolo, posso considerare questo premio come un bellissimo regalo di Natale, ma con sei mesi di ritardo. O di anticipo», è il commento di Michele Cotugno.