Memento, gli appuntamenti dal 6 al 10 febbraio a Bitonto

Si va completando il programma degli eventi per la Giornata della Memoria, prima delle celebrazioni per ricordare l'esodo istriano-giuliano-dalmata

sabato 3 febbraio 2024
A cura di Gianluca Battista
Si va completando a Bitonto il programma di eventi per celebrare degnamente la Giornata della Memoria di tutte le vittime dell'Olocausto perpetrato dai nazifascisti contro ebrei, minoranze etniche e omosessuali.

"Memento", questo il nome della rassegna voluta dall'assessorato alla Cultura del Comune di Bitonto, martedì 6 febbraio (alle ore 18.30) prevede una serata con gli studenti del Liceo classico "Carmine Sylos", per il reading letterario-poetico, accompagnato da video illustrativi e riferimenti musicali, significativamente intitolato "Costruttori di Pace".

Poi si passerà alle celebrazioni del Giorno del Ricordo dell'esodo istriano-giuliano-dalmata e delle migliaia di nostri connazionali trucidati dai comunisti titini sul versante orientale della penisola al termine della Seconda Guerra Mondiale e quindi in tempo di pace.

Lo studioso martinese Vito Fumarola, autore del libro "Dall'Istria a Taranto per restare italiani", sarà protagonista il 9 febbraio di una conversazione con i giornalisti Marino Pagano e Michele Cotugno. L'appuntamento è fissato alle ore 18 nella Sala degli Specchi a Palazzo Gentile.

A completare gli eventi pubblici, sabato 10 febbraio, dalle ore 18, negli spazi del Torrione Angioino ci sarà la presentazione, con annesso laboratorio per bambini e bambine, dell'albo illustrato dal titolo "Fiume" (edizioni Orto della Cultura) con l'autrice Anna Baccelliere e l'illustratrice Liliana Carone. L'evento è organizzato dalla libreria Hamelin.

Un programma articolato, riproposto anche quest'anno, che testimonia una volta di più la ferma volontà dell'amministrazione comunale di condividere la memoria di quei fatti che hanno profondamente segnato la nostra nazione. Fatti che vanno raccontati alle nuove generazioni, perché orrori di quel tipo non accadano più. Sebbene le cronache internazionali di queste settimane ci raccontano l'esatto opposto.