Lettere con minacce a Franco Natilla: il consigliere denuncia tentativo di diffamazione
Sarebbero due le missive anonime indirizzate all'esponente de "I Riformisti - Fronte del Lavoro"
venerdì 3 ottobre 2025
Due lettere minatorie indirizzate al consigliere comunale Franco Natilla, esponente della lista civica "I Riformisti - Fronte del Lavoro" e presidente della commissione Controllo e Garanzia. A denunciare l'accaduto è il diretto interessato, raggiunto dalle due missive anonime nelle quali veniva indicato come responsabile di presunte segnalazioni mirate a far chiudere circoli ricreativi e attività pubbliche della città.
Nelle epistole non mancavano riferimenti di carattere personale: venivano riportati, infatti, dati privati come nome, indirizzo di residenza, numero di targa dell'automobile e persino luoghi abitualmente frequentati dal consigliere. Informazioni che, di fatto, avrebbero potuto essere utilizzate per fomentare risentimento nei suoi confronti da parte di esercenti ingiustamente allarmati.
Natilla, profondamente colpito dall'accaduto, ha immediatamente denunciato tutto alle autorità competenti e informato gli organi di stampa. «È chiaro – ha commentato il consigliere comunale – che l'obiettivo di questo gesto vile sia duplice: da un lato mettere a rischio la mia incolumità, dall'altro tentare di intimidirmi e zittirmi, screditando il mio ruolo di consigliere comunale e la mia attività politica, da sempre improntata alla trasparenza, alla legalità e alla tutela dell'interesse pubblico».
Natilla ha inoltre respinto con fermezza qualsiasi ipotesi di segnalazioni o denunce a carico di locali cittadini, rigettando in toto l'accusa. Da qui anche il suo appello pubblico: chiunque abbia ricevuto o riceverà lettere simili è invitato a consegnarle per permettere di risalire ai responsabili e fare piena luce sulla vicenda. «Non intendo farmi intimidire – ha aggiunto – continuerò a svolgere il mio ruolo con la stessa trasparenza e determinazione di sempre».
Nelle epistole non mancavano riferimenti di carattere personale: venivano riportati, infatti, dati privati come nome, indirizzo di residenza, numero di targa dell'automobile e persino luoghi abitualmente frequentati dal consigliere. Informazioni che, di fatto, avrebbero potuto essere utilizzate per fomentare risentimento nei suoi confronti da parte di esercenti ingiustamente allarmati.
Natilla, profondamente colpito dall'accaduto, ha immediatamente denunciato tutto alle autorità competenti e informato gli organi di stampa. «È chiaro – ha commentato il consigliere comunale – che l'obiettivo di questo gesto vile sia duplice: da un lato mettere a rischio la mia incolumità, dall'altro tentare di intimidirmi e zittirmi, screditando il mio ruolo di consigliere comunale e la mia attività politica, da sempre improntata alla trasparenza, alla legalità e alla tutela dell'interesse pubblico».
Natilla ha inoltre respinto con fermezza qualsiasi ipotesi di segnalazioni o denunce a carico di locali cittadini, rigettando in toto l'accusa. Da qui anche il suo appello pubblico: chiunque abbia ricevuto o riceverà lettere simili è invitato a consegnarle per permettere di risalire ai responsabili e fare piena luce sulla vicenda. «Non intendo farmi intimidire – ha aggiunto – continuerò a svolgere il mio ruolo con la stessa trasparenza e determinazione di sempre».