La Lega Bitonto contro il Sindaco sugli incendi di piazza Marena

Dalla segreteria: «Siamo allo scaricabarile "abbaticchiano"»

mercoledì 12 maggio 2021
A cura di La redazione
La segreteria della Lega Salvini Premier di Bitonto torna a parlare degli incendi ai danni del bar di piazza Aurelio Marena, maturati in un quadro di pressione criminale sulle attività commerciali sui cui ancora si sta facendo luce.

Questa volta il direttivo punta il dito contro il Sindaco Michele Abbaticchio, reo di non aver sostenuto quelle titolari rivelatesi anche coraggiose, nonostante avesse promesso il sostegno delle istituzioni e dell'amministrazione.

«Torniamo sulla questione delle coraggiose e sfortunate titolari del bar di piazza Aurelio Marena - si legge in una nota - che hanno subíto in tempi recenti un doppio incendio della loro attività ad opera di (ancora) ignoti malviventi che nottetempo (coraggiosi come sono) hanno deciso di porre fine in maniera così brutale ai sogni delle nostre giovani imprenditrici.
Avevamo evidenziato all'opinione pubblica la questione e chiesto al sindaco di intervenire dato che aveva promesso in pompa magna, sbandierandolo ai media nazionali, che il sindaco e l'amministrazione non avrebbero fatto mancare l'aiuto alle due giovani donne.
Abbiamo scelto consapevolmente di fare un passo indietro e silenziare il nostro sdegno - è la considerazione dei leghisti bitontini - in attesa che il sindaco avesse un rigurgito di resipiscenza e provvedesse a mantenere la sua promessa così tanto pubblicizzata; ci siamo letteralmente morsi le mani quando sono giunte alcune risposte e commenti e lo abbiamo fatto per il bene delle ragazze coinvolte e per il bene della comunità. Risultato? Sono passati mesi e...rullo di tamburi……Niente!».

«Come al solito, diranno molti di voi. Il carissimo (per i soldi che spende) Michele - è il commento ironico - è tornato alla sua vecchia ed evidentemente autoconsolatoria tattica dell'evitamento non essendo mai più tornato sull'argomento nella speranza che l'opinione pubblica dimenticasse. Questa volta però ha aggiunto una perla comportamentale - affondano il colpo dalla Lega Bitonto - al suo repertorio di stranezze e peculiarità: siccome avevamo previsto che sarebbe ricorso allo scaricabarile (pratica di cui potrebbe fregiarsi della medaglia d'oro se solo la disciplina sbarcasse alle olimpiadi) ha escogitato una nuova tattica che chiameremo il cripto-scaricabarile».

UN'AZIONE CONCRETA

Nel lungo comunicato della Lega non c'è speranza sull'ipotesi che Abbaticchio faccia qualcosa di concreto e soprattutto proponga qualche azione, poiché il primo cittadino, ricordano ancora i leghisti, aveva scritto di non «aver potuto agire poiché aveva concordato questa posizione con gli inquirenti e con i suoi legali».
Un'affermazione che la segreteria della Lega bitontina chiede sia chiarita.

Intanto, però, i leghisti puntano, con il rispetto delle regole che il periodo ancora pandemico impone, a mettere in piedi iniziative forti di sostegno alle due imprenditrici, che marchino un confine netto tra la società civile e chi mette in essere comportamenti ed intimidazioni di carattere mafioso.

«Noi che ci candidiamo ad essere una forza concreta - scrivono -, pragmatica e di governo abbiamo deciso in questo specifico caso di sostituirci al sindaco ed alle sue vane promesse, perché è chiaro dallo stesso non arriverà mai una risposta concreta ed abbiamo deciso anche di dare un messaggio alle criminalità di ogni tipo che per loro non c'è spazio se ci siamo noi.
Abbiamo aspettato anche che la situazione pandemica migliorasse - evidenziano - perché ci teniamo alla salute ed alla sicurezza della nostra comunità, ma nei prossimi giorni annunceremo tempi e modalità dell'azione.

Chiediamo ai cittadini di condividere con noi queste azioni - insistono dalla Lega Bitonto -: è arrivato il momento di metterci alle spalle questo periodo buio della storia bitontina e di iniziare un nuovo capitolo proiettato verso un futuro il più radioso possibile.
Caro sindaco, continua pure a porre in essere la tattica dell'evitamento - è l'affondo finale - e ad esercitarti alla tua nuova frontiera del cripto-scaricabarile, tanto oramai ti conosciamo e sappiamo quanto impegnato tu possa essere con le solite beghe di palazzo, con la tua strategia degli annunci, le sedicenti opere pubbliche spesso inutili se non dannose e tutte quelle amenità che ci hai generosamente elargito in questi anni di malgoverno».