La banda della "marmotta" colpisce ancora. Salta il Postamat di Mariotto

Il raid nella notte, alle ore 03.30, ai danni dell'ufficio postale di piazza Roma. I ladri, però, stavolta sono fuggiti a mani vuote

mercoledì 24 settembre 2025 10.36
A cura di Nicola Miccione
La banda degli sportelli automatici non ha perso tempo. Dopo l'assalto, fra sabato e domenica, all'ufficio postale di Grumo Appula, durante la notte alcuni banditi hanno fatto esplodere pure lo sportello automatico dell'ufficio postale di Mariotto, una delle due frazioni di Bitonto, ma sono stati costretti a fuggire a mani vuote.

Uguale è stata la tecnica impiegata, quella della "marmotta": il doppio boato e le due esplosioni a distanza ravvicinata, proprio come quelle registrate a Cellamare Noicattaro, Santeramo in Colle e Grumo Appula, hanno svegliato chi risiede nelle vicinanze di piazza Roma, dove si trova il postamat gestito da Poste Italiane, già finito nel mirino dei ladri. Il 10 marzo dell'anno scorso, infatti, lo stesso sportello automatico fu fatto saltare in aria con dell'esplosivo che sventrò il macchinario.

Il piano è stato dettagliato, nella sua semplicità. I malviventi, forse gli stessi di altre scorribande avvenute nel corso degli ultimi mesi nel barese, hanno atteso che calasse il buio più pesto e che arrivasse l'orario giusto, verso le ore 03.30, per presentarsi davanti all'ufficio postale, con i volti coperti. Poi, dopo avere inserito del materiale esplosivo all'interno dell'erogatore automatico di banconote, hanno scardinato il postamat, ma la cassaforte è rimasta integra. Un'azione velocissima.

L'onda d'urto, in ogni modo, ha causato danni ingenti, danneggiando pure la struttura muraria dell'edificio. La dinamica, da mesi ormai, è sempre la stessa: anche stavolta i malviventi hanno impiegato la consueta tecnica della "marmotta", vale a dire un oggetto in metallo con all'estremità una sorta di cono metallico, capace di contenere la polvere da sparo. All'estremità opposta si trova invece l'innesco, che viene azionato dopo aver inserito il manufatto nell'erogatore di banconote.

Un dispositivo dalla "coda piatta", usato spesso per simili assalti esplosivi ai bancomat e ai postamat. Anche in questo caso la doppia esplosione ha danneggiato gran parte dell'ufficio postale, distrutto per via della deflagrazione e costretto alla chiusura, svegliando di soprassalto i residenti della zona, mentre i ladri si sono allontanati in fretta, stavolta a mani vuote. Sul posto, scattato l'allarme al 112, sono intervenuti i vigilantes della Securpol e i Carabinieri della Stazione cittadina.

Gli investigatori, a cui durante la mattinata si sono uniti i colleghi del Nucleo Artificieri e della Sezione Investigazioni Scientifiche dell'Arma di Bari, hanno svolto i rilievi sul posto e acquisito le immagini di videosorveglianza dell'area. Non è affatto escluso, anzi è la pista privilegiata, che ad agire sia sempre la stessa banda.