Ischemia scambiata per attacco di panico: rinviato il processo sul caso di Patrizia Minerva

Una lunga serie di ritardi per la vicenda della 24enne bitontina rimasta tetraplegica

giovedì 31 gennaio 2019 16.48
Era l'8 agosto del 2015 quando Patrizia Minerva, bitontina 24enne, era in un letto del reparto di rianimazione del Policlinico di Bari in piena ischemia. I medici, per più di 24 ore, non la diagnosticarono rendendola tetraplegica. A distanza di 4 anni il processo slitta ancora per un difetto di notifiche. Sei neurologi sono accusati di concorso in lesioni personali colpose perché secondo loro quei sintomi (mal di testa e difficoltà nella parola) erano legati ad un colpo di calore o una crisi di panico. Il processo, rinviato dalla scorsa estate a causa prima del decreto di sospensione delle udienze dovuto alla inagibilità del Palagiustizia di Bari, poi per un difetto di notifiche, si riaprirà il 16 aprile e sarà celebrato con la presenza della stessa Patrizia che assisterà in sedia a rotelle.