Inaugurati due immobili confiscati alla mafia: si trasformano in B&B sociale e casa di comunità

I due appartamenti sono ubicati nella zona 167 di Bitonto

domenica 2 aprile 2023
A cura di Massimiliano Dilettuso
Due immobili confiscati alla criminalità organizzata si trasformano in luoghi di partecipazione sociale attiva per persone con fragilità. L'iniziativa si intitola "Bitonto on the ROAD – Casa Alma So.Le (Solidarietà e Legalità)" ed è frutto della cooperazione tra la Rete Organizzazioni Area Disponibilità e il Comune di Bitonto, beneficiario di un finanziamento di 587.234,50 euro nell'ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) "Legalità 2014-2020" (Asse 3, Obiettivo specifico 3.1, Azione 3.1.1), a titolarità del Ministero dell'Interno.

Nella giornata di ieri, si è tenuta l'inaugurazione dei due appartamenti siti nella zona 167 della città. Il primo, ubicato in via Muciaccia, consentirà a persone con disabilità di sperimentare l'esperienza di vivere in una casa in maniera indipendente. Il secondo, invece, in via Togliatti, diverrà un Bed&Breakfast, gestito dalla rete Road, funzionale all'inserimento lavorativo delle persone con fragilità. Gli obiettivi del progetto sono quelli di accrescere i livelli di autonomia e autosufficienza delle persone con disabilità non motoria e con sufficienti capacità cognitive e incrementare le esperienze di inclusione lavorativa di tali persone con la loro collaborazione nella gestione dei B&B realizzati con questo progetto.

Al momento del taglio dei due immobili hanno preso parte il sindaco Francesco Paolo Ricci, il vicepresidente di Avviso Pubblico Michele Abbaticchio, lo storico Franco La Torre (figlio di Pio), Savina Pilliu, vittima di mafia (Regione Sicilia) e Dario Vassallo, presidente dell'omonima Fondazione dedicata al fratello Angelo, il sindaco pescatore.
«Oggi è una giornata di festa. Ogni volta che lo Stato vince sulla criminalità, diventa un successo per l'intera città: il progetto di questi due immobili è partito molto tempo fa, per questo ringrazio chi ci ha creduto da sempre e la precedente amministrazione che ci ha lavorato - ha dichiarato Ricci, primo cittadino di Bitonto -. Da parte mia, sono lieto di inaugurare questo nuovo corso: si mette un punto a quel che è stato il lungo lavoro di ristrutturazione e si comincia un nuovo corso, che profuma di futuro. L'invito ora è per i nuclei famigliari, che hanno al loro interno persone con disabilità o fragilità, a poter fruire di questi nuovi ambienti che adesso vengono messi a disposizione della nostra comunità».

«A sei anni esatti si conclude un lungo processo di riappropriazione dei beni confiscati alla mafia, restituiti alla comunità e, come da progetto, a coloro che vivono la loro vita con fragilità o diverse abilità - ha aggiunto Michele Abbaticchio, ex sindaco di Bitonto -. Sono felice di essere qui, ringrazio l'amministrazione comunale per aver dato continuità e conclusione al percorso finanziato e ai lavori avviati per la ristrutturazione dei due appartamenti, dopo polemiche che preferisco dimenticare. Permettetemi di ringraziare i ragazzi di "Libera" che avevano creduto nell'iniziativa e l'associazione Avviso Pubblico, di cui sono indegnamente vicepresidente nazionale, per la vicinanza e la testimonianza di Franco La Torre, così come dell'amico Dario Vassallo. Sempre contro tutte le mafie del mondo».