Imprenditore accusato di evasione fiscale: assolto dopo oltre 10 anni

La sentenza del Tribunale di Bari: l'uomo, il 71ene Cosimo Conserva, è stato scagionato «perché i fatti non sussistono»

martedì 21 ottobre 2025 12.16
A cura di Nicola Miccione
È stato assolto con formula piena, «perché i fatti non sussistono», un imprenditore 71enne di Modugno, Cosimo Conserva, accusato di aver evaso le imposte sul valore aggiunto. Il giudice del Tribunale di Bari, Mario Mastromatteo, ha assolto l'imputato, rappresentante della società Trasporti e Logistica s.r.l. in fallimento.

L'imprenditore, titolare dell'azienda di Mariotto, frazione di Bitonto, era finito a processo, con un decreto di citazione diretta a giudizio del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Francesco Bretone, con l'accusa di avere omesso di presentare la dichiarazione annuale dell'imposta sul valore aggiunto. I fatti, secondo l'accusa, sarebbero avvenuti fino a dicembre 2013, mentre l'inchiesta era partita dopo la notifica dell'accertamento emesso dall'Agenzia delle Entrate.

L'imprenditore, «nell'anno di imposta 2011, al fine di evadere l'imposta sul valore aggiunto», avrebbe «omesso di presentare, essendovi obbligato, la dichiarazione annuale Iva 2012 relativa a detta imposta, non dichiarando operazioni imponibili ai fini Iva per 3.204.597 euro, su cui incide l'Iva dovuta pari a 97.118 euro e l'Ires per 415.080 euro su cui incide l'Ires dovuta di 114.147 euro». L'anno successivo era accusato di aver evaso altra «Iva per 549.780 euro e Ires per 387.202 euro».

Una tesi, quella accusatoria, confutata dalla difesa, costituita in giudizio dall'avvocato Antonio Maria La Scala, che al termine del processo è riuscita a dimostrare l'assoluta estraneità del suo assistito, fino all'assoluzione ad oltre dieci anni dai fatti contestati. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 30 giorni.