Il Covid19 a Bitonto non ferma solidarietà e volontariato

Caritas al lavoro con mensa per i poveri e linea d'ascolto. Gli operatori della Ziph assistono i loro amici speciali on-line

martedì 24 marzo 2020 18.59
La pandemia da Coronavirus blocca le attività produttive del Paese, ma non vince sull'umanità. È proprio questo, infatti, il motore di tante attività a favore delle persone più fragili che, nonostante il blocco imposto dai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, continuano a ricevere sostegno da volontari, fondazioni, enti religiosi e cooperative.
A partire dalla Caritas Diocesana di Bari-Bitonto i cui volontari sono impegnati senza sosta per cercare di garantire sempre un pasto caldo ai tanti che in questi giorni, in maniera sempre più intensa, stanno affollando le mense per i poveri. Sia nelle sedi dislocate a Bari che in quella di Bitonto, all'interno della Fondazione Santi Medici, centinaia di volontari si alternano, rischiando anche la propria salute pur di poter essere al servizio delle persone fragili, somministrando circa 2 mila pasti a settimana. Per rispettare le distanze di sicurezza ed attenersi al DPCM i volontari distribuiscono per ogni persona un sacchetto con il pranzo e la cena.
Molto attivo anche il Centro di Accoglienza notturno "Don Vito Diana", gestito dalla coop. Equal Time, che resta aperto h24 ed ospita circa 40 persone, cui è garantito anche il servizio lavanderia.
Molte parrocchie sono impegnate nella distribuzione dei generi alimentari attraverso i centri di ascolto gestiti che ricevono previo appuntamento telefonico.

«Colgo l'occasione – ha commentato il direttore della Caritas Diocesana Bari-Bitonto, don Vito Piccinonna - per ringraziare i tanti volontari, sacerdoti e diaconi delle 126 parrocchie della diocesi, comunità religiose, operatori sociali, educatori, psicologi che sono rimasti in prima linea, consapevoli dei possibili rischi di contagio. Un pensiero particolare a tutte quelle realtà familiari che ogni giorno fanno esperienza del dolore e della precarietà della vita terrena. Famiglie con ammalati, con figlio o genitori diversamente abili. Sono un baluardo della carità».
«La grande comunità diocesana – ha aggiunto don Vito - assieme al lavoro della Caritas, delle parrocchie, della Fondazione Santi Medici, della Fondazione Giovanni Paolo II, Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici di Bari, l'Ass. Micaela onlus, O.S.A. (Oasi strade aperte per padri separati) e delle diverse realtà frutto della Chiesa locale e della Caritas, restano a fianco dei più deboli e dei più fragili, nonostante l'epidemia».
Oltre a queste attività, la Caritas ha attivato anche una linea telefonica dedicata per chi sente l'esigenza di parlare con qualcuno. «L'isolamento, la paura, la solitudine vanno affrontate – spiegano dalla Caritas - gli anziani, le persone sole o chiunque possa sentire il bisogno di confrontarsi con qualcuno, potranno contattare il numero di telefono 0805237311 dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 18:00 alle 20:00. #IORESTOINASCOLTO è un servizio totalmente gratuito e sarà attivo per l'intera durata dell'emergenza sanitaria, grazie al supporto e alla disponibilità di diversi psicologi volontari».

Non si fermano nemmeno gli operatori della Cooperativa Sociale Zip.h di Bitonto, che si occupano di persone con disabilità intellettiva, mentale o fisica cui garantiscono percorsi di integrazione e socializzazione.
Non potendo incontrare direttamente i soggetti in cura, gli animatori della cooperativa hanno deciso di usare il web per sentirli meno lontani.
«Il virus ci costringe a non poter abbracciare, baciare e vedere i nostri piccoli gioielli – hanno spiegato a BitontoViva gli operatori – La nostra idea per essere di sostegno anche alle famiglie dei nostri ragazzi "costretti" a casa da un po' e per regalare loro un sorriso, allora, è stata quella di postare le nostre attività on line sulla nostra pagina facebook Coop Sociale Ziph. Attività che ovviamente potranno non riguardare strettamente i nostri utenti».