Il Comitato Feste Patronali risponde ai 5 Stelle: «Dovevate leggere tutta la delibera»

Rispedite al mittente le accuse di «strani» e «sospetti» finanziamenti alla Festa

sabato 21 ottobre 2017 15.12
Nessun finanziamento «sospetto». Nessuno «strano» movimento di fondi. Solo, forse, un difetto procedurale nella redazione di una delibera, in ogni caso completamente legittima e trasparente. C'è poco da sospettare secondo il Comitato Feste Patronali di Bitonto che ha risposto all'attacco degli attivisti del locale Movimento 5 Stelle che avevano denunciato alla Corte dei Conti delle non meglio precisate «stranezze» nella delibera con cui l'amministrazione comunale aveva disposto, come di consueto, il finanziamento di una parte del programma delle manifestazioni suggerite dal Comitato.
«Parlare di un finanziamento dell'Amministrazione Comunale per le feste patronali pari a 70mila euro è cosa destituita da ogni fondamento – taglia corto Nicola Pice, presidente del Comitato - una lettura più attenta della delibera comunale incriminata lascia chiaramente cogliere questo, anche se discutibile appare la stesura della stessa con la pretesa di una sorta di "reductio in unum". Essa difatti riporta nello stesso dispositivo non solo le spese da sostenere per la festa patronale (13.000.000 luminarie, 12.650.000 spettacolo di piazza, 9.050.000 contributo al comitato feste), ma anche le spese per altri avvenimenti culturali organizzati dalla Pubblica Amministrazione (corteo storico, cortili aperti, festival per bande musicali flatatum, pubblicità di tali eventi), avvenimenti ben specificati nel corpo della delibera laddove si legge "anche quest'anno, per una serie di coincidenze temporali, nello stesso periodo della Festa (la seconda metà di maggio) si celebrano e sono programmati altri importanti eventi socio-culturali che hanno una indubbia ricaduta dal punto di vista culturale, ma soprattutto turistico"». Parziale, secondo Pice, anche l'intervento del segretario comunale così come riportato dai pentastellati, visto che «tali interventi, peraltro, in uno a quelli programmati per l'intera festa patronale, sono ritenuti dallo stesso Segretario Generale di stretta inerenza con le finalità istituzionalmente perseguite dal Comune di Bitonto nel campo della promozione culturale e turistica del territorio».
Pice spiega anche che il sostegno chiesto, a meno di un mese dalla Festa, all'amministrazione comunale per le luminarie e lo spettacolo dei Sonics: «Nel prendere atto della conclamata disponibilità della civica Amministrazione a sostenere per l'anno in corso alcune iniziative della festa con un concorso spese non inferiore a 40.000 euro, si chiedeva di coprire il costo del concerto e/o dell'evento principale della Festa e di alcune produzioni artistico-musicali: non potendosi sottoscrivere tutti gli impegni finanziari necessari alla realizzazione dell'intero programma, senza la garanzia di poter concretamente disporre delle somme necessarie, si demandava alla civica Amministrazione l'onere di sottoscrivere nelle forme e nei modi dalla stessa deliberati l'accordo con i soggetti interessati».
«Probabilmente – è la riflessione del Presidente - a più di uno sfugge il significato di festa patronale, quale momento di condivisione, accoglienza, culto, tradizione con una forte carica antropologica. Ed anche quale eredità da vivere, da condividere, da tramandare, oltre che occasione di crescita umana e culturale. Spiace che a taluni sia sfuggita anche la qualità degli eventi culturali realizzati nel corso delle ultime feste patronali».
Un risultato, però, i grillini bitontini l'hanno ottenuto: la segnalazione alla Corte dei Conti farà scattare quasi certamente una sanzione per quel difetto procedurale nella stesura della delibera, che le casse comunali avrebbero potuto volentieri evitarsi. Un danno che, oltre che sulle tasche dei contribuenti bitontini, potrebbe ricadere pesantemente sulle prossime Feste Patronali, tra i pochi grandi eventi gratuiti riservati alla comunità, visto che l'amministrazione potrebbe decidere di ridurre i fondi a disposizione dell'organizzazione.
«Conoscere la fatica impervia necessaria per ricercare fondi al fine di realizzare una decorosa festa patronale è esperienza da provare – suggerisce Nicola Pice - una festa che se non fosse per la gratuita disponibilità, l'abnegazione e l'entusiasmo di un gruppo non largo di persone, con ogni probabilità non si farebbe. Adesso è maturata l'idea di avviare una pubblica raccolta di fondi per il restauro della statua della Madonna di Porta Baresana: stanti i vari depositi di guano e di sporco e i dilavamenti di ruggine dovute alle staffe di ferro ossidate dal tempo, serve un meticoloso restauro che, sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni Culturali, rimuova le cause del degrado e porti l'opera al suo antico splendore. Si è a sperare che questo clima di caccia alle streghe non lo vanifichi».