Ex ospedale Bitonto: dopo pneumologia, da gennaio chiude anche diabetologia

Damascelli incontra il nuovo direttore Asl, Sanguedolce: «Subito risorse umane e strumentali per riaprire i reparti»

sabato 17 novembre 2018 8.28
Dopo la chiusura della Pneumologia per il pensionamento del responsabile da ormai 8 mesi, adesso è la volta di Radiologia, col tecnico radiologo in mobilità da ieri e a gennaio sarà la volta di Diabetologia, che sarà disattivata per lo stesso motivo. Ecatombe di reparti nell'ex ospedale di Bitonto, la cui riconversione in Presidio Territoriale Assistenziale continua a procedere a piccoli passi in avanti e clamorosi passi indietro.

«Le maggiori criticità – ha spiegato il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli – riguardano gli ambulatori. Ho chiesto di provvedere alla riapertura di Pneumologia, chiusa da otto mesi a seguito del pensionamento del responsabile; e di assicurare la continuità di Diabetologia, la cui specialista andrà in pensionamento a gennaio, senza che ne sia ancora stata prevista la sostituzione. Stessa situazione per il tecnico radiologo da oggi in mobilità, per cui è necessario provvedere subito ad un subentro».

Per scongiurare l'ipotesi che le chiusure diventino definitive il consigliere bitontino ha incontrato ieri il nuovo direttore generale dell'Asl Bari, Antonio Sanguedolce, per sottoporgli alcune problematiche della medicina del territorio, a cominciare dai presidi territoriali di assistenza.
«Si tratta di strutture nevralgiche, punto di riferimento per un gran numero di utenti – ha detto Damascelli - in particolare, ho sottoposto al dg una lista di necessità, chiedendogli di intervenire nel più breve tempo possibile».
Il forzista individua subito il nocciolo della questione nella gestione delle risorse umane «fondamentali per assicurare servizi sanitari efficienti – rileva il consigliere azzurro - per questo ho chiesto di potenziare il numero degli infermieri e degli ausiliari in servizio: nell'ambulatorio di Chirurgia plastica non c'è nessuno che faccia le medicazioni, nel Punto di primo intervento non c'è nemmeno un ausiliario a tempo pieno, per ogni turno». Il quartiere operatorio, poi, ha bisogno di interventi urgenti: «Ferristica obsoleta e carente, da sostituire ed implementare; mancanza dell'apparecchio di brillanza, da installare subito; impianto di climatizzazione negli ambienti di day surgery ancora da mettere in funzione». Per Damascelli poi, è necessario riportare al Pta il servizio di medicina fisica e riabilitativa, allocato in ambienti inadeguati. Ma anche «programmare la riconversione definitiva dell'ospedale, cominciata il 22 marzo 2011 e mai conclusa. Occorre pertanto prevedere nel bilancio Asl le risorse necessarie per i lavori di adeguamento strutturale degli ambienti ad oggi abbandonati; attivare l'ambulatorio infermieristico; individuare un responsabile amministrativo del distretto socio sanitario; istituire il Centro polifunzionale territoriale, per garantire assistenza primaria continua, anche con il coinvolgimento dei medici di medicina generale».
«Il nuovo dg – assicura Damascelli – si è impegnato a farsi carico dei problemi che gli ho sottoposto. Auspico che la disponibilità manifestata si traduca in fatti concreti, in tempi ragionevoli, come ragionevoli sono state le mie richieste».