Discarica Ecoambiente, partite le operazioni di estrazione del percolato
Prosegue l'iter di messa in sicurezza dell'impianto situato in contrada Torre d'Agera
giovedì 25 settembre 2025
17.53
Sono cominciate ieri, 24 settembre, le prime operazioni di rimozione del percolato dalla ex discarica Ecoambiente, situata in contrada Torre d'Agera a Bitonto. A renderlo noto è l'assessore all'ambiente, Giuseppe Santoruvo, tramite un post pubblicato sulla sua pagina istituzionale.
Prosegue, dunque, il tanto atteso iter per la messa in sicurezza dell'area dopo anni di preoccupazioni e denunce. Nel marzo 2025, sono partite le attività di campionamento delle acque nei pozzi - utilizzati per uso irriguo e domestico - nel raggio di un chilometro dalla discarica, dove era stato precedentemente imposto un divieto di estrazione e utilizzo. Divieto che, peraltro, è stato prorogato con un'apposita ordinanza sindacale poco più di un mese fa.
Come noto, i prelievi, effettuati dai tecnici dell'ASL Bari e svolti secondo le indicazioni fornite da ARPA Puglia, con il supporto operativo della Polizia Metropolitana e della Polizia Locale di Bitonto, hanno confermato quanto si temeva da tempo: la presenza di inquinamento nei pozzi analizzati, con particolare preoccupazione per la possibile dispersione del percolato. Ed è proprio alla luce di questi dati allarmanti che sono partiti gli interventi di messa in sicurezza del sito con le attese operazioni di estrazione del percolato presente nell'area contaminata.
Va, infine, ricordato che la Regione Puglia ha stanziato ben 84.480.000 euro per la chiusura definitiva di discariche di rifiuti urbani abbandonate sul territorio regionale. Le risorse, provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027, nell'ambito dell'Accordo per la Coesione sottoscritto tra Regione Puglia e Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono destinate a interventi di bonifica e messa in sicurezza di 13 impianti per i quali i gestori non hanno mai provveduto alla chiusura secondo le normative vigenti. Tra questi c'è anche quello situato in contrada Torre d'Agera a Bitonto.
Prosegue, dunque, il tanto atteso iter per la messa in sicurezza dell'area dopo anni di preoccupazioni e denunce. Nel marzo 2025, sono partite le attività di campionamento delle acque nei pozzi - utilizzati per uso irriguo e domestico - nel raggio di un chilometro dalla discarica, dove era stato precedentemente imposto un divieto di estrazione e utilizzo. Divieto che, peraltro, è stato prorogato con un'apposita ordinanza sindacale poco più di un mese fa.
Come noto, i prelievi, effettuati dai tecnici dell'ASL Bari e svolti secondo le indicazioni fornite da ARPA Puglia, con il supporto operativo della Polizia Metropolitana e della Polizia Locale di Bitonto, hanno confermato quanto si temeva da tempo: la presenza di inquinamento nei pozzi analizzati, con particolare preoccupazione per la possibile dispersione del percolato. Ed è proprio alla luce di questi dati allarmanti che sono partiti gli interventi di messa in sicurezza del sito con le attese operazioni di estrazione del percolato presente nell'area contaminata.
Va, infine, ricordato che la Regione Puglia ha stanziato ben 84.480.000 euro per la chiusura definitiva di discariche di rifiuti urbani abbandonate sul territorio regionale. Le risorse, provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027, nell'ambito dell'Accordo per la Coesione sottoscritto tra Regione Puglia e Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono destinate a interventi di bonifica e messa in sicurezza di 13 impianti per i quali i gestori non hanno mai provveduto alla chiusura secondo le normative vigenti. Tra questi c'è anche quello situato in contrada Torre d'Agera a Bitonto.