Carabiniere arrestato per depistaggio: da Bitonto parla il suo avvocato

«Dichiarazioni solo alla magistratura per tutela il decoro dell'Arma dei Carabinieri»

sabato 20 marzo 2021 12.42
Rilascerà dichiarazioni solo alla magistratura ma non alla stampa Angelo Colacicco, il Carabiniere ex comandante del Noe di Bari, agli arresti domiciliari perchè accusato di aver disturbato le indagini su alcuni magistrati di Trani. Lo riferisce da Bitonto, il suo avvocato, Francesco Ruggiero, in una nota stampa diffusa tutte le testate giornalistiche.

La Procura di Potenza, ha fatto partire l'inchiesta a suo carico dopo le segnalazioni di alcuni magistrati salentini sul comportamento tenuto dal carabiniere nel corso di filoni investigativi connessi a quelli che nel gennaio 2019 fecero finire agli arresti l'ex pm Antonio Savasta e l'ex giudice Michele Nardi. Stando a quanto emerso dalle indagini, il Carabiniere avrebbe prima rivelato al magistrato Giovanni Lucio Vaira alcune irregolarità nei comportamenti del magistrato Savasta, salvo poi ritrattare e tentare di ridimensionare le sue stesse rivelazioni, giungendo addirittura a depistare le indagini.

«A seguito della diffusione delle notizie di stampa sull'esecuzione dell'Ordinanza di Custodia Cautelare agli arresti domiciliari per il Tenente Colonello dell'Arma dei Carabinieri Angelo Colacicco – si legge nella nota dell'avvocato - ha su ordine della Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, si ribadisce la massima fiducia nella Magistratura e nell'Arma dei Carabinieri. Il Tenente Colonnello Colacicco, per tutelare il decoro dell'Arma dei Carabinieri, prima ancora della sua persona, non intende rilasciare dichiarazioni sulla vicenda né commentare quanto diffuso dagli organi di stampa per il tramite di questo difensore, se non nelle sedi preposte, come già avvenuto sino ad oggi».
«Si ribadisce – conclude la nota - l'impegno, la collaborazione e la lealtà istituzionale del Tenente Colonnello Colacicco che hanno sempre con traddistinto il suo operato a servizio dell'Arma dei Carabinieri e della Magistratura».