Bocciata in consiglio l’Arxia, Damascelli: « È tempo per Emiliano di fare le valige»

Il forzista critico anche sul PSR: «Ferita senza uguali a un settore che paga incapacità regionali»

venerdì 7 dicembre 2018 12.59
«Saltata la legge sulla nuova, ennesima agenzia voluta dalla Giunta Emiliano dopo una lunga battaglia che abbiamo condotto in Commissione Agricoltura prima ed in Consiglio regionale poi. La votazione segreta ha parlato chiaro: la maggioranza di centrosinistra è in frantumi e stavolta per la Puglia è un bene, visto che il carrozzone in questione non avrebbe dato alcun contributo per la lotta al batterio ma avrebbe aiutato soltanto, con soldi pubblici, la campagna elettorale di Emiliano». Così il consigliere regionale di Forza Italia, il bitontino Domenico Damascelli, ha commentato la bocciatura dell'Arxia, l'Agenzia Regionale per l'Innovazione in Agricoltura, col compito di monitorare la questione Xylella, da parte del consiglio regionale pugliese di 3 giorni fa.

«Abbiamo cercato e ricercato nel testo la seppur minima traccia di utilità della nuova agenzia – ha aggiunto Damascelli - ma non abbiamo trovato nulla: non una funzione precipua, non una competenza che non duplicasse quelle in capo ad enti già esistenti, non un servizio utile o un sostegno agli olivicoltori danneggiati. Nove articoli su tredici del disegno di legge prevedevano soltanto l'istituzione di nuove poltrone (presidente, comitato scientifico, collegio dei revisori dei conti, direttore generale), i loro compensi e indennità».
Non è piaciuta a Damascelli, nemmeno la giustificazione addotta dal presidente della Regione: «Quando Emiliano dichiara che l'agenzia sarebbe stata necessaria per recuperare nuovi fondi pubblici, dice una castroneria perché nel disegno di legge bocciato non si fa menzione alcuna a finanziamenti da intercettare».
«Il dato politico più deprimente – rileva poi il forzista - è che ieri, in aula, è andato in scena lo spettacolo di una maggioranza di governo che non c'è più, e che aspetta l'occasione di un voto segreto per poter tendere trappole alla Giunta. Una triste realtà di cui Emiliano deve prendere atto: se non lo supporta nemmeno la sua maggioranza, pensa davvero che lo risosterranno i pugliesi? È arrivato il tempo di fare le valigie».

Non va meglio nemmeno sul Piano di Sviluppo Rurale visto che, come riporta ancora Damascelli, la Regione avrebbe chiesto più tempo per le istruttorie «condannando la Puglia agricola ad una lenta agonia. Altri quattro mesi di attesa, saltando direttamente nel 2019. Il Psr, giova ricordarlo, si doveva sviluppare, almeno su carta, per la programmazione 2014/2020: invece, se va bene, si arriverà a sfiorare la scadenza stando ancora a zero. Un danno incalcolabile che la Giunta Emiliano sta provocando ai nostri agricoltori, a coloro che, facendo affidamento sulla pubblicazione dei bandi, hanno già assunto impegni con i fornitori e si sono indebitati per nuovi investimenti. Una ferita senza uguali, inferta ad un settore già sofferente per le numerose calamità naturali e che è costretto oggi a pagare le conseguenze di un'altra calamità: quella politica di una Giunta che anche sul Psr ha clamorosamente fallito e, anziché recuperare il recuperabile, continua a mietere vittime».