Abbattuti per la terza volta i Velo Ok di Palombaio

Colpiti anche quelli di Mariotto. L'assessore Bonasia: Continua la prova di forza

venerdì 15 gennaio 2021 8.32
I Velo Ok installati dall'amministrazione comunale per misurare la velocità degli automobilisti nella frazione di Palombaio sono stati nuovamente abbattuti. I residenti le hanno trovate divelte e scaraventate al suolo, una, quella posta in ingresso da Bitonto, addirittura a molti metri di distanza da dove era stata montata, come se fosse stata trascinata a lungo, fino a via Sorgente. Secondo alcune testimonianze a speronarle sarebbe stata, attorno alle 19 di ieri, la solita auto di colore scuro, forse addirittura la stessa delle altre volte.
Si, perchè si tratta ormai del terzo episodio dello stesso genere nei confronti delle colonnine arancioni che pure erano state richieste a gran voce dalla comunità delle due frazioni e che stavolta riguarda anche i Velo Ok di Mariotto, visto che quello su via Traetta ha subito lo stesso triste destino dei "colleghi" di Palombaio.

Per tutti la domanda appare la stessa: Perchè tanto accanimento e solo con le colonnine di Palombaio (e adesso Mariotto)? Perchè nel centro urbano non si è registrato nessuno fenomeno? Perchè nelle frazioni tanta sfacciata sfrontatezza alle regole dello Stato?

A queste domande ha provato a dare una risposta l'assessore alla Polizia Locale e Decoro Urbano, Cosimo Bonasia: «Si continua con la prova di forza? È semplicemente la dimostrazione che ai pochi il rispetto delle regole e della cosa comune poco importa. A questo punto mi aspetto che la collettività faccia sentire il proprio dissenso. Annulliamo con il nostro grido di forza la loro silente e subdola reazione».

Duro anche il commento della locale comunità parrocchiale. «Un nuovo gesto ignobile è stato perpetrato ai danni della comunità palmarista - scrivono dalla Parrocchia Santissima Immacolata di Palombaio - Ancora una volta gli autovelox appena reinstallati, dopo la vandalizzazione nella notte dell'ultimo dell'anno, sono stati distrutti. Da chi? Perché? La risposta della nostra comunità deve essere repentina attraverso la denuncia e, perché no, partecipando al loro rimpiazzo. Auspichiamo anche una presenza più reale e costante dei presìdi di polizia».