«A Bologna cittadinanza onoraria a Zacky. A Bitonto quando con Lucano?»

Sinistra Italiana rilancia l'iniziativa: «Nonostante i verdetti dei tribunali che lo scagionano ancora nessun segnale»

giovedì 9 luglio 2020 11.42
«Un gesto simbolico piccolo ma importante. Il Comune di Bologna ha dato la cittadinanza onoraria a Patrick Zaky. Nella nostra ridente cittadina, invece, siamo in attesa da circa un anno e mezzo dell'approvazione di un regolamento per conferire la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano simbolo mondiale di un sistema sano di integrazione». La richiesta arriva dalla sezione locale di Sinistra Italiana, che rilancia l'iniziativa avviata da alcuni gruppi politici della coalizione di governo, ma arenata dopo l'arresto e le prime indagini sul sindaco di Riace.

«A suo tempo – ricorda SI Bitonto - la questione fu presa in carico direttamente dal primo cittadino Michele Abbaticchio- un Sindaco del Sud che utilizzò l'immagine di Mimmo Lucano per colorare di rosso alcune sue iniziative e dai consiglieri di maggioranza Francesco Brandi per il Partito Democratico e Dino Ciminiello per Italia in Comune. Ad oggi quel regolamento sarà in qualche cassetto di palazzo Gentile che grida vendetta anche a seguito delle ultime notizie che riportano il parere del tribunale del riesame che parla di quadro indiziario inconsistente, di elementi congetturali o presuntivi, inattendibilità dei testi e calcoli errati il tutto a testimoniare l'illegittimità dell'arresto di Mimmo Lucano, vittima di un attacco ostile subito dalle strutture delle Stato che non avrebbero permesso la continuità di un sistema sano di accoglienza e integrazione».

«Oggi – conclude il comunicato - Sinistra Italiana Bitonto, esaltando l'operato di Mimmo Lucano, chiede a tutti coloro che hanno mostrato interesse nell'iniziativa promossa, a che punto siamo nel processo di approvazione del regolamento? Non vorremmo pensare che questa amministrazione effettivamente abbia elementi ostili che preferiscono parlare di randagismo, fenomeno arginabile con un pò di attenzione e non di adottare simboli sani riguardanti l'accoglienza e la tutela delle persone che fuggono da guerre, sopprusi e povertà».