A Bitonto «appare consolidata l’alleanza del clan Cipriano con i Parisi»

Secondo l'Antimafia «l'intesa sarebbe scaturita dall’affiliazione del boss bitontino al clan Zonno di Toritto»

giovedì 23 settembre 2021 9.43
A cura di Nicola Miccione
A Bitonto «appare consolidata l'alleanza del clan Cipriano, da sempre federato agli Strisciuglio, con i Parisi. L'intesa sarebbe scaturita dall'affiliazione del boss di Bitonto al clan Zonno di Toritto che è ricompreso nell'alveo di Japigia». Ecco la foto della Direzione Investigativa Antimafia relativa al secondo semestre 2020.

La criminalità organizzata in Puglia sconta «improvvise rimodulazioni degli assetti gerarchici dei clan» e si rilevano «efferate modalità con le quali sono stati fatti agguati e gambizzazioni, episodi delittuosi che solitamente maturano in ambienti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti». Il contesto mafioso è dunque «in continua evoluzione» e le tensioni sono da ricondurre «ai contrasti tra clan antagonisti, a frizioni interne e ai mutamenti repentini dei vari rapporti di alleanza».

A Bari «è rilevato un contesto criminale in continua evoluzione caratterizzato da frequenti spaccature anche interne». Nell'area metropolitana di Bari i quattro clan Parisi-Palermiti, Capriati, Strisciuglio e Mercante-Diomede sembrano ancora «in grado di insinuarsi nei punti nevralgici del tessuto sociale manifestando mire espansionistiche verso i territori provinciali dove le dinamiche mafiose danno l'immagine speculare di quelle che coinvolgono le "agenzie criminali" cittadine».

«La longa manus delle "agenzie criminali" della città di Bari - si legge nella relazione della Direzione Investigativa Antimafia al Parlamento - si estenderebbe nella provincia dove i gruppi mafiosi si caratterizzano per lo stesso dinamismo e le medesime rivalità dei clan locali. In provincia l'immagine speculare della criminalità metropolitana si realizza attraverso fidati referenti in loco o l'affiliazione di alcuni soggetti apicali delle compagini delinquenziali operanti nei singoli comuni».

A Bitonto, ad esempio, ove oltre al clan Cipriano, egemone nel centro storico, e al clan Conte, che ha il proprio feudo nel rione 167, tra loro contrapposti, operano i Cassano-Di Cataldo (legati ai Diomede) e i Modugno, vicini agli Strisciuglio, «appare consolidata l'alleanza del clan Cipriano, da sempre federato agli Strisciuglio, con i Parisi - si evidenzia -. L'intesa sarebbe scaturita dall'affiliazione del boss bitontino al clan Zonno di Toritto che è ricompreso nell'alveo del clan di Japigia».

Sempre «nello stesso territorio i Capriati di Bari (attivo storicamente nel borgo antico di Bari, il clan Capriati estende e rafforza la sua sfera di influenza oltre che a Bari anche in provincia - accertate sono infatti le ramificazioni nel comune di Bitonto - mediante articolazioni territoriali, ciascuna con un territorio di riferimento, strette intorno ad uno o più soggetti carismatici dotati di cariche mafiose elevate) potrebbero contare sul clan Conte che risulta contrapposto al clan Cipriano».

Il 22 luglio 2020 la Corte di Assise di Appello di Bari ha condannato (sent. 20/2020-29/2019 Reg. Gen.-7197/2018 RGNR) un esponente di vertice del clan Conte e altri 8 elementi coinvolti nei noti eventi che hanno riguardato i contrapposti sodalizi dai quali scaturì l'omicidio dell'anziana Anna Rosa Tarantino il 30 dicembre 2017 a Bitonto. «La sentenza - si legge a pagina 210 della relazione - ha sicuramente posto un freno all'escalation di violenza che da anni si registrava in città».

Per concludere «molteplici sono stati i rinvenimenti e sequestri di armi e materiale esplodente nelle aree della provincia e in costanza dell'emergenza sanitaria si è registrata in tutta la provincia una flessione delle rapine e di vari reati predatori». Il fiuto per gli affari, però, orienta le attività verso altre occasioni di guadagno.