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Epilazione definitiva: cosa cambia tra laser a diodo e alessandrite

Capire il trattamento più adatto al proprio corpo

I trattamenti di epilazione definitiva sono sempre più richiesti. Nulla di strano se si pensa che, per le donne come per gli uomini, i peli superflui sono un inestetismo tra i più odiati a prescindere dalla stagione. Oggi come oggi, la tecnologia ci permette di dire loro addio. Per avere le idee chiare sulla sua efficacia, è opportuno conoscere le varie opzioni a disposizione.

Nel campo dell'epilazione definitiva, due delle tecnologie laser più utilizzate sono il laser a diodo e il laser alessandrite.

Queste due metodologie – che, in alcuni casi, possono variare anche nei costi del trattamento, e in merito segnaliamo l'analisi di lasermilano.it sui costi dell'epilazione laser – differiscono principalmente per alcune caratteristiche sostanziali, cioè la lunghezza d'onda del raggio laser e il tipo di pelle e peli su cui la loro applicazione risulta maggiormente efficace.

Vediamo meglio le loro peculiarità e differenze partendo dagli aspetti in comune. In entrambi i casi, il bersaglio del laser è la melanina che si trova all'interno del bulbo pilifero.

Chiarita questa premessa, possiamo entrare nel vivo delle differenze, che approfondiremo meglio nel prossimo paragrafo.

Laser ad alessandrite vs diodo: quale funziona meglio?

Il laser ad alessandrite è caratterizzato da una potenza maggiore rispetto a quello a diodo. Ciò permette, di fatto, di parlare di una resa migliore.

In merito al laser a diodo, è bene ricordare che si può optare per due alternative. La prima è più potente, la seconda, invece, contraddistinta da una potenza inferiore.

Un altro aspetto importante da ricordare riguarda il fatto che le due tipologie di laser non vanno bene per tutti i peli.
  • Nel caso del laser ad alessandrite, pur potendo parlare, come già detto, di performance migliori rispetto a quello a diodo, è necessario ricordare che non è indicato in tutti i frangenti. Se i peli sono particolarmente ostici da eliminare, magari perché duri, andrebbe evitato. Come mai? Perché si tratta di un laser molto potente, in grado, in alcuni casi, di rovinare la pelle;
  • quando si ha a che fare con il laser a diodo, soprattutto quello a bassa potenza, si inquadra una soluzione caratterizzata da una maggior delicatezza.
La grande differenza è legata a un altro aspetto, ossia il colore della peluria.

Il laser ad alessandrite colpisce in maniera mirata la cosiddetta feomelanina, un pigmento di colore giallo o rosso che può essere trovato nella cute di chi ha i capelli rossi o la pelle scura.

Il laser è quindi in grado di agire, colpendoli, sui peli di colori come il castano chiaro o il biondo.

Il laser a diodo, invece, agisce in maniera maggiormente specifica sui peli scuri.

Inoltre, rammentiamo che il laser ad alessandrite è considerato maggiormente sicuro e performante nei periodi caldi dell'anno.

Alla domanda "Quale laser è meglio utilizzare?", non è quindi possibile rispondere in maniera univoca.

Parliamo di due tipologie di trattamento con peculiarità differenti, adatte alle caratteristiche di pelli molto diverse tra loro.

Essenziale è rivolgersi a centri specializzati, dove lavorano professionisti che, quando si sentono richiedere un trattamento di epilazione definitiva, effettuano un'analisi specifica della situazione.

Quest'ultima comprende, oltre all'analisi delle caratteristiche della pelle - i centri estetici più avanzati sono dotati di smart camera che permettono di farsi un'idea chiara in merito - il focus sull'estensione dell'area dove è presente la peluria.

Dall'ampiezza della zona da cui eliminare la peluria dipende la durata del trattamento, che non è legata in alcun modo alla scelta del laser a diodo o di quello ad alessandrite.

In entrambi i casi, prima di iniziare ad apprezzare risultati importanti sono necessarie diverse sedute.

Nella situazione specifica del laser a diodo, soprattutto dopo le prime può sembrare che il risultato non sia così drasticamente differente rispetto alla situazione precedente. Essenziale è avere un po' di pazienza, attendendo le sedute successive.

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